“Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall’idealismo e dedizione dei giovani. Penso ai giovani diplomatici di Tripoli, ai medici e infermieri di Bergamo, ai campioni dello sport. Ma anche ai tanti che mi scrivono per raccontare paure e ambizioni. Con voi prendo un impego: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo”, ha detto a Bari il premier Mario Draghi.
“Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”, ha detto ancora il premier da Bari durante un incontro all’Its Cuccovillo.
“Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr. Investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its (Istituti tecnici superiori, ndr). Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0″.
“Le risorse messe a disposizione per il Sud oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali. I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro”, ha aggiunto il premier parlando con gli studenti dell’Istituto Cuccovillo a Bari.
“A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no – un pizzico di incoscienza”.
“È nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola”.
Il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è infatti oggi a Bari, nella sua prima tappa istituzionale al Sud. Ha visitato la sede della Masmec, azienda leader nel settore delle tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, dall’automotive al biomedicale. Nella visita nello stabilimento nella zona industriale di Modugno, Draghi è stato accompagnato dal sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal presidente e dall’amministratore delegato della società Michele e Daniela Vinci. All’ingresso, è stato controllato il green pass a tutti, compreso il premier.
Draghi poi in visita all’Its Cuccovillo di Bari. L’istituto tecnico Cuccovillo è una fondazione che collabora con numerose aziende e che vanta un placement degli alunni del 92%, a un anno dal termine dei corsi biennali ai quali si accede con il diploma della scuola superiore. Sono le stesse aziende a richiedere all’istituto di formare le figure professionali di cui hanno bisogno, mettendo a disposizione i propri tecnici. In particolare, l’istituto Cuccovillo si occupa di formare esperti nel settore della Meccanica e della Meccatronica. Tra le aziende partner c’è la Masmec.
Il presidente Draghi ha visitato prima la sede medicale e in particolare la tecnologia sviluppata attorno alla diagnostica Covid, i macchinari per processare tamponi. Poi un giro nella nuova sede in costruzione dell’automotive, business storico dell’azienda. Masmec, circa 300 dipendenti, da quasi quarant’anni progetta e realizza macchine e linee automatiche per l’assemblaggio e il collaudo di componenti automobilistici e della e-mobility, grazie anche a software di simulazione, virtual commissione, realtà virtuale e realtà aumentata. Da circa 15 anni, nel campo del biomedicale, ha avviato la progettazione e realizzazione di dispositivi innovativi in grado di semplificare il lavoro degli specialisti e migliorare la qualità delle cure per i pazienti, con sistemi di navigazione per lo svolgimento di procedure interventistiche o chirurgiche, anche mediante sistemi di elaborazione di imaging 3D e tecniche di realtà virtuale e aumentata, e macchinari per la medicina di laboratorio. L’azienda ha avviato da anni una collaborazione con l’Its Cuccovillo di Bari, contribuendo alla formazione specialistica post-diploma degli studenti che nello stabilimento svolgono anche stage.
“È la prima visita del presidente del Consiglio nel Mezzogiorno dopo gli impegni legati al completamento della campagna vaccinale e l’attivazione dei fondi dal Pnrr. Ci sentiamo orgogliosi che la prima visita la faccia qui”, ha detto Antonio Decaro. “Abbiamo voluto scegliere in questa giornata due realtà tra quelle più importanti dal punto di vista produttivo e formativo – ha spiegato Decaro – e le abbiamo volute tenere insieme proprio perché siamo convinti che non c’è economia e innovazione, senza formazione e ricerca. E quindi vogliamo far vedere oggi al presidente che rispetto allo stereotipo che racconta di un paese spaccato in due, in cui noi del sud cerchiamo sempre di rincorrere un treno che non riusciamo a prendere mai, in realtà non è così, nel senso che ci sono realtà come queste che sono realtà straordinarie. Il centro di formazione che vedremo dopo è un istituto superiore dove il 90% delle persone che finisce il ciclo di studi trova lavoro nelle aziende che partecipano all’Its. Quindi credo che sia un modo per far vedere al presidente che c’è anche un altro Sud rispetto a quello che viene raccontato”. In questo senso “le risorse del Pnrr saranno per noi una opportunità. Abbiamo smesso di credere alla provvidenza – ha detto ancora Decaro – , vogliamo investire nei talenti che incrociando una opportunità si trasformano in futuro. E quei fondi sono una straordinaria opportunità, da un lato per superare dei gap nel nostro paese, a partire da quello infrastrutturale, e dall’altro lato perché ci sono delle misure importanti. La più importante, se penso a questa azienda e al centro di formazione, è la misura che rafforza il sistema degli Its, crea una relazione tra gli Its e le università specialistiche, un network tra gli enti locali, il tessuto imprenditoriale e centri di formazione e di ricerca. Credo che sia un’occasione anche per la nostra città, per i nostri ragazzi. I nostri giovani possono anche decidere di andare in giro per il mondo e di sentirsi cittadini del mondo e di scegliere dove andare a lavorare ma deve essere appunto una scelta e non una necessità. La sfida deve essere quella di dare la possibilità anche ai nostri giovani di restare nella nostra terra nella nostra città”.
Fonte Ansa.it