Draghi in conferenza stampa ha premesso che non siamo in questa situazione, ma che bisogna “prepararci a questa eveniennza. Da qui a lanciare l’allarme” però “ce ne corre”. Ad un giornalista che gli ha chiesto se non fosse il caso di palesare ai cittadini la possibilità di dover cambiare, a fronte degli sconvolgimenti portati dalla guerra, le proprie abitudini in tema di alimentazione e energia, Draghi ha risposto nettamente: “Non è ancora il caso” e per scongiurare tale ipotesi “prenderemo dei provvedimenti. Va affrontata” per esempio “la questione dei prezzi cresciuti. Noi dobbiamo prepararci a questa evenienza, ma da qui a lanciare l’allarme ce ne corre. Le insufficienze di approvvigionamenti di materie prime o alimenti vanno affrontate come quelle del gas” attraverso la “diversificazione delle fonti e gli aiuti alle famiglie”. “La sparizione temporanea dei mercati dei grani di Russia e Ucraina crea mancanze serie”, “serve approvvigionarsi in altre parti del mondo, perchè creerà dei disagi”.
Ansa