Per Matteo Salvini alle regionali in Lazio e Lombardia “avere stravinto vuol dire che i cittadini stanno apprezzando quello che stiamo facendo al governo”. Una vittoria “di squadra” ha tenuto a sottolineare il vicepremier e segretario della Lega parlando a Aria pulita su 7 Gold. “I primi messaggi, quelli che mi hanno fatto più piacere – ha sottolineato – sono quelli di Giorgia e Silvio. L’impegno ad andare avanti con pazienza e coerenza è reciproco”. “E’ un bellissimo risultato” quello ottenuto dalla Lega in Lombardia secondo Salvini. A Telelombardia ha spiegato che “rispetto a quattro mesi fa la Lega e la Lista Fontana hanno recuperato il 10%”. “Sono contento per me, per Giorgia, per Silvio. E’ un bellissimo San Valentino” ha aggiunto spiegando che sarà “già oggi negli uffici di Regione Lombardia a lavorare con Attilio”. In tutto “sono 20 i consiglieri” di Lega e Lista Fontana e “questo è dedicato a quelli che dicevano che la Lega è morta”. “Si vince sempre insieme, mai da soli”, ha detto Salvini sottolineando l’ottimo clima con gli alleati “Giorgia e Silvio” e ringraziando Attilio Fontana. “Certo, mi spiace perché tanta gente non ha votato” aggiunge il leader della Lega.
“Non mi voglio spingere a dare consigli a Matteo Salvini, perché non credo che ne abbia bisogno – ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando il risultato della Lega – e non li accetterebbe volentieri. Ma il Salvini che va a vedere i cantieri e si dà da fare vale più del Salvini polemico”. “Provo a dargli un consiglio da chi ha vent’anni di più: forse se lavori di più, fai le cose, ti perdi di meno in tweet o tik tok puoi funzionare – ha aggiunto -. La Lega ha tenuto, questa è un po’ una sorpresa”.
Sui social il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a commentare i risultati delle elezioni e ringrazia “candidati, militanti e dirigenti” di FI in Lombardia e nel Lazio. “Il loro lavoro è stato decisivo”, scrive. “Anche il governo – aggiunge – esce più forte da queste elezioni: il voto degli elettori fa giustizia dei tentativi di dividere la nostra coalizione che è unita da 29 anni e che ancora una volta è premiata dal voto degli italiani che non si sono fatti confondere dalle polemiche artificiose della sinistra ed hanno premiato la nostra coerenza e la nostra determinazione”.
Il voto delle regionali è un test superato per il governo ma, sono tutti concordi, non cambia di molto gli equilibri interni alla maggioranza. E quindi si consolida la leadership di Giorgia Meloni nel centrodestra. Ma gli alleati tengono – nel caso della Lega molto più dei pronostici della vigilia, soprattutto in Lombardia – e sono pronti già da oggi, è la scommessa che fanno in molti, a ricominciare con i piccoli screzi, con i distinguo, che rischiano di rendere accidentata la strada del governo. Da qui la necessità per Palazzo Chigi , si ragiona in ambienti della coalizione, di procedere senza “strappi”. Ieri come oggi, insomma, a impensierire la premier sono più i partiti che la sostengono che le opposizioni.