Giovedì 9 maggio, nella centralissima Piazza dell’Incontro a Gioia Tauro, si è tenuto l’atteso primo comizio del candidato a sindaco torinese Diego Fusaro.
Il primo a salire sul palco è stato Luigi Petroni, il molisano di origini calabresi, in corsa alle Elezioni Europee con la Lega di Salvini.
A seguire è stata la volta del filosofo aspirante alla carica di Primo Cittadino il quale ha affermato:<<Abbiamo deciso di partire con il nostro ambizioso progetto di rinascita non da una grande città, ma da Gioia Tauro che è un posto problematico, lo specchio dei drammi e della globalizzazione. Da qui bisogna partire per la salvezza, perchè dove cresce il pericolo nasce ciò che salva>>. Fusaro ha poi ricordato la sua collaborazione, che va avanti ormai da diverso tempo, con l’ex assessore alla cultura della Città del Porto Francesco Toscano, definito dal candidato come: <<una delle più vivaci intellighenzie del Territorio>>. Infine ha parlato del porto asserendo che questo dovrebbe essere <<gestito a sovranità territoriale e non gestito da forze terze che lo hanno portato fino ad ora a toccare solo in minima parte l’economia del territorio>>.
Fusaro, ancora, ha parlato di immigrazione ed ha ribadito che la cultura rappresenta il punto di forza del movimento “Risorgimento Meridionale”. Un movimento che si ispira a La Repubblica del filosofo dell’antica Grecia Platone il quale sosteneva la necessità del potere nelle mani dell’uomo di cultura; l’unico in grado di poter formare la polis. Il filosofo ha, infine, concluso il suo discorso affermando: << Il nostro obiettivo è seminare qualcosa per il futuro e non solo l’elezione in se stessa>>.
L’ultimo a prendere la parola è stato proprio Francesco Toscano, il Deus ex machina del movimento che sostiene la candidatura a Gioia Tauro del filosofo torinese, che ha aperto il suo discorso dicendo: <<Quello di Fusaro è un sapere che serve, serve a noi. Lui è venuto qui a portare la testimonianza di un uomo che viene qui per risollevare questa città, per farci uscire dalla “Caverna” di Platone. Non viene qui con l’animo di chi ci vuole civilizzare, ma è una presenza che ci deve inorgoglire>>.
Il politologo gioiese ha poi proseguito invitando il popolo a rispettare la candidatura di Fusaro. Un voto d’opinione, come lo stesso Toscano lo ha definito, che dimostra come la tecnica non possa essere slegata dal sapere.
Toscano, ancora, ha ricordato la sua precedente esperienza politica al fianco dell’ex sindaco Giuseppe Pedà, quando era assessore alla cultura, ed ha sostenuto che sia stata proprio una parte della politica tradizionale a vederlo all’epoca come un nemico da allontanare affermando, inoltre, che anche a Gioia Tauro esiste un “dietro le quinte della politica” che ha decretato la fine dell’amministrazione comunale dell’epoca.
Maria Teresa Bagalà