Sono oltre un milione duecentomila le firme raccolte per chiedere un referendum sull’Eutanasia legale: lo hanno comunicato oggi in conferenza stampa Marco Cappato, il segretario dell’associazione Luca Coscioni e i coordinatori del comitato. Di queste firme quasi 400mila sono state raccolte online, le altre invece su carta grazie a più di 13mila volontari che hanno organizzato seimila tavoli di raccolta in oltre mille comuni. I promotori hanno ora organizzato una manifestazione per il deposito delle firme in Cassazione, prevista a Roma, alle ore 9 di venerdì 8 ottobre.
Gli organizzatori hanno spiegato che questo è solo “il primo atto” di una “campagna referendaria da record” considerato che è “il primo referendum sul quale saranno depositate le firme dopo 10 anni”. Dopo il deposito in Cassazione, il quesito, che chiede la parziale abrogazione del reato di omicidio del consenziente, “passerà intorno al mese di gennaio al vaglio della Consulta”.
Se la Corte Costituzionale lo riterrà ammissibile, spetterà al presidente della Repubblica decretare la data del referendum che si svolgerà, in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022. “Per la prima volta dopo dieci anni – hanno sottolineato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – venerdì saranno consegnate le firme su un referendum: il referendum per la legalizzazione dell’eutanasia attraverso la parziale depenalizzazione del reato di omicidio del consenziente. Anche il numero di firme raccolte è senza precedenti”.
“Un altro record – hanno aggiunto – arriva dalla firma digitale: è il primo referendum al mondo con valore legalmente vincolante ad essere proposto ‘online’, grazie all’innovazione strappata con una lunga campagna condotta da Mario Staderini, passata dalle condanne dell’Italia da parte della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite e dall’azione del co-Presidente dell’associazione Luca Coscioni Marco Gentili, e tradotte nell’emendamento di Riccardo Magi approvato dal Parlamento. L’Associazione Luca Coscioni si è fatto carico del costo della firma digitale impegnandosi alla spesa di un totale di circa un milione di euro, finora parzialmente coperti da donazioni volontarie dei firmatari per un totale di 485.000 euro”. Il deposito del referendum, ricordano dall’associazione, arriva a 15 anni dalla lettera di Piergiorgio Welby al Presidente Giorgio Napolitano, a 8 anni dal deposito della legge di iniziativa popolare, a 3 anni dal primo invito della Corte costituzionale al Parlamento per una legge sul suicidio assistito.
Fonte Ansa.it