Allo studio ingresso temporaneo Cdp in imprese medio grandi
«Per le imprese medio grandi è allo studio un intervento significativo da parte di Cdp, con un ingresso anche temporaneo nel capitale a fronte dell’indebitamento», ha detto Conte nell’informativa urgente. Mentre «per le pmi a di sopra di una certa soglia sono allo studio interventi ad assorbire parzialmente le perdite con capitale pubblico che possa trasformarsi in un sostegno a fondo perduto attraverso erogazioni di liquidità o agevolazioni fiscali». Per quest’ultimo intervento, ha detto, «complessivamente destineremo a questi interventi circa 15 miliardi». Il governo prevederà «ricorso a iter autorizzativi semplificati per un campione di opere, è un’ulteriore direttrice di azione che prenderemo già nei prossimi provvedimenti. Un grande ruolo può essere svolto dal’azione coordinate delle grandi aziende a partecipazione pubblica».
Riconoscimento alle province più colpite
«Daremo anche un riconoscimento per le province più colpite dal Covid-19», ha detto Conte nell’informativa alla Camera parlando delle
misure del prossimo decreto.
Per il sostegno al reddito 25 milioni
«Per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese», ha detto Conte. Il decreto legge sulle misure economiche «riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti».
Danni irreversibili da atteggiamenti ondivaghi
«Non possiamo permettere – ha sottolineato Conte – che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del «chiudiamo tutto» al «riapriamo tutto», rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi».
La polemica sulle mascherine
L’informativa è iniziata con una polemica sull’uso delle mascherine in aula. «Se davanti c’è la distanza giusta si può parlare senza mascherina», ha precisato il presidente della Camera, Roberto Fico, di fronte alle proteste dell’aula perchè il premier non indossava la protezione. Fico ha ricordato la decisione dei capigruppo secondo i quali dai banchi del governo è rispettata la distanza di sicurezza e quindi si può non mettere la mascherina, a differenza di quanto deciso nel caso in cui si parli dai banchi dei deputati. La seduta è stata sospesa per alcuni minuti.
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