L’organizzazione di estrema destra accusa il social network di aver attentato alle libertà di opinione. Pagine bannate per i contenuti d’odio e violenti
di Ma.l.C.
“Stop odio”, Zuckerberg oscura Casapound e Forza Nuova
2′ di lettura
La segreteria nazionale di Forza Nuova ha dato mandato al proprio ufficio legale di procedere contro Facebook Italia per il reato di diffamazione e per tutti i reati relativi all’attentato alle libertà di opinione commessi a danno del movimento. «Solo allora – annuncia Roberto Fiore, leader del partito – potremo sapere se Roma continua a splendere come faro del diritto o se l’asse politico-mediatico Fiano-Zuckerberg avrà avuto la meglio anche sui diritti universalmente riconosciuti». Il riferimento è al deputato Pd Emanuele Fiano, che aveva espresso preoccupazione per i toni e i contenuti dei post pubblicati sui social dalla formazione di estrema destra.
Il social network fondato da Mark Zuckerberg ha bloccato numerosi account su Facebook e su Instagram di CasaPound e di Forza Nuova, nonché dei loro leader ossia Simone Di Stefano, Gianluca Iannone e Roberto Fiore. Com’è noto Facebook interviene cancellando pagine e profili personali al termine di un articolato processo in cui analizza il contenuto dei post pubblicati e delle conversazioni tra gli utenti. Un processo che tiene conto di diversi segnali, i cui dettagli non sono resi noti da Facebook per non dare la possibilità di aggirare il sistema. In ogni caso ad ogni violazione il social di Zuckerberg invia una notifica all’amministratore fino, come in questo caso, alla notifica di chiusura dell’account.
«Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono – fa sapere un portavoce del social network – non trovano posto su Facebook e Instagram. Per questo motivo abbiamo una policy sulle persone e sulle organizzazioni pericolose, che vieta a coloro che sono impegnati nell’”odio organizzato” di utilizzare i nostri servizi. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia. Gli account che abbiamo rimosso oggi violano questa policy e non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram».
L’ufficio legale, fa sapere Forza Nuova, «raccoglierà tutte le richieste per danni avanzate dalle migliaia di persone che hanno visto le proprie pagine di interesse lavorativo cancellate. Il processo penale avrà la funzione di sollevare la questione politica ai più alti livelli giuridici».
Nel frattempo i vertici del movimento fanno sapere che sono previste altre dieci manifestazioni in altrettante città italiane«per difendere il proprio diritto alla libertà di opinione e di pensiero». Catania, Catanzaro, Caserta, Foggia, Roma, Perugia, Ravenna, Verona, Torino, Milano saranno le dieci città su cui convergeranno i militanti.
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