“Apprezzo il lavoro della ministra Cartabia, si è molto impegnata, ma io non canterei vittoria, non sono sorridente sull’aspetto della prescrizione, siamo ritornati a una anomalia italiana”, dice l’ex premier Giuseppe Conte al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
La leadership del M5s? “Ci stiamo lavorando”, sul “quadro dei principi che consentirà alla comunità dei S5stelle di riprendere la sua forza propulsiva”, serve “un quadro di principi molto chiaro”, dice l’ex premier: è la “premessa per tutto quello che verrà fatto dopo, una premessa indispensabile, definire bene i contorni, i ruoli”. E sottoliena. Se “saranno pienamente condivise io ci sono, altrimenti no”.
“Se io ci sarò, con il Movimento 5 Stelle, state tranquilli che il progetto politico sarà chiaro, avrà una forte identità, chiarezza di principi, e nessuno potrà permettersi di dire che il Movimento 5 Stelle è la forza dei veti ideologici, pregiudiziali. Sarà una forza, se potremo confermare questa collaborazione, ancora più innovatrice del passato”, dice ancora Conte
“Si cerca sempre la contrapposizione ‘Conte contro Draghi’. Ma qui non è Conte contro Draghi”, qui “si tratta di confrontarsi su principi e trovare delle soluzioni” dice l’ex presidente del consiglio.”Penso che nessuno debba permettersi di dichiarare che si vuole fare un attacco al governo Draghi se semplicemente si vuole fare politica e invocare una legittima dialettica democratica che avverrà in Parlamento”
Anche l’ex ministro Alfonso Bonafede va all’attacco della riforma: “Ho sinceramente apprezzato i tentativi della ministra Cartabia di trovare una sintesi oggettivamente difficile: tuttavia, è evidente (e legittimo) che sulla prescrizione la pensiamo in maniera diversa. La norma votata ieri rischia di trasformarsi in una falcidia processuale che produce isole di impunità e che allungherà i tempi dei processi” e concedere “un po’ di tempo in più per i reati di corruzione” è “veramente troppo poco perché troppo lontano da quello che abbiamo realizzato”, scrive su Fb l’ex ministro Alfonso Bonafede. “Ieri il M5s è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche”, ha “annacquato la battaglia”.
Fonte Ansa.it