“Siamo disponibili a costruire una nuova compagine governativa che affronti i problemi, ma non siamo disponibili a governi raccogliticci che tirano a campare”. Davide Faraone, capogruppo al senato di Iv, a “The Breakfast Club” su Radio Capital, mette per esempio subito in chiaro che “sulla riforma della giustizia di Bonafede non pensiamo nulla di buono. La prossima settimana vediamo cosa ci verrà a dire il ministro, ma sa già cosa pensiamo della sua riforma“.
Iv ribadisce, dunque la propria contrarietà alla proposta di Bonafede. I numeri sono fragili, dunque. E c’è una data segnata in rosso sul calendario: il 27, salvo rinvii, si voterà in Parlamento la relazione sulla giustizia del ministro e capo delegazione M5s Bonafede: Renzi ha già schierato Iv per il No e il centrodestra spera di saldare al Senato i suoi 140 voti ai 16 ‘superstiti’ di Iv, per battere il governo, confidando sul fatto che martedì l’asticella si è fermata a 156 e che la maggioranza non può sempre fare affidamento sulla presenza dei senatori a vita. Non accadrà, ribattono dal governo.
Giovedì il ministro Federico D’Incà potrebbe riunire i capigruppo di maggioranza per iniziare a serrare le fila. Mentre i pontieri proseguono il lavoro per allargarle. Franceschini avrebbe spiegato ai capigruppo Pd Delrio e Marcucci, in una videoconferenza in serata con Zingaretti e Orlando, che l’allargamento è la priorità. Non solo per il voto sulla giustizia, ma anche perché ora in quasi tutte le commissioni Iv tiene in scacco la maggioranza e invece se nascesse un nuovo gruppo sarebbe possibile un riequilibrio dei componenti.
Fonte Ansa.it