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Gli italiani promuovono Conte: sì al salario minimo e stop al business dei migranti

Demopolis ha chiesto cosa è piaciuto del lungo intervento del presidente del Consiglio in aula e se il suo esecutivo giallo-verde è destinato a durare. Per Conte un incremento di notorietà senza precedenti: dal 3 all’81 per cento in 15 giorni

Roma – Il 46 per cento degli Italiani vede positivamente il prof. Giuseppe Conte nel ruolo di presidente del Consiglio. Di parere differente è il 29 per cento, mentre 1 italiano su 4 ritiene che sia ancora troppo presto per esprimere un’opinione. È uno dei dati dell’indagine realizzata dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, dopo il primo discorso in Parlamento del nuovo Premier.

Poco più di due settimane addietro, nel giorno della proposta della sua nomina, Conte risultava noto ad appena il 3 per cento degli Italiani. Il dato cresce al 54 per cento il 27 maggio, nel momento della rinuncia all’incarico al Quirinale, per attestarsi oggi all’81 per cento: si tratta, secondo il trend Demopolis, di un incremento di notorietà senza precedenti, di quasi 80 punti in 15 giorni

Del primo intervento di Conte al Senato alcuni passaggi sono stati particolarmente apprezzati dall’opinione pubblica: il 68 per cento degli Italiani – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – rileva l’impegno del nuovo Premier a mettere l’ascolto dei cittadini al centro dell’azione di Governo. 6 intervistati su 10 condividono il progetto di puntare su misure di crescita e non più sull’austerità per provare a ridurre il debito”.

L’Istituto Demopolis ha analizzato, per il programma Otto e Mezzo, i principali punti del programma di Governo citati da Conte, tracciando l’agenda degli italiani: il 71 per cento ritiene prioritaria l’introduzione del salario minimo orario, il 64 per cento la stretta contro quello che il Premier ha definito il business dell’immigrazione. 6 intervistati su 10 condividono l’impegno a rendere più dignitose le pensioni più basse, portandole a un minimo di 780 euro. Il reddito di cittadinanza a tempo per chi è senza lavoro è citato dal 47 per cento, percentuale che aumenta tra quanti hanno meno di 40 anni e nelle regioni del Sud. La graduatoria si chiude con la flat tax, indicata dal 42 per cento.

Demopolis ha rilevato l’orientamento degli Italiani anche su due questioni centrali, indicate nel Contratto di Governo 5 Stelle–Lega, ma non citate nel discorso di Conte.

L’incremento dell’Iva, previsto dalle clausole di salvaguardia, è il primo scoglio che dovrà affrontare il nuovo Governo: l’opinione dei cittadini – spiega Pietro Vento – è netta: il 90 per cento ritiene che l’aumento dell’Iva vada assolutamente bloccato”. Altro tema chiave è la proposta di superamento della legge Fornero, con la previsione della quota 100 ipotizzata da Di Maio, condivisa dai due terzi degli intervistati.

Agli occhi dell’opinione pubblica, l’Esecutivo M5S-Lega sembra destinato a durare. Per un quarto degli italiani potrebbe giungere a fine legislatura. Il 40 per cento appare più scettico e ipotizza per il Governo una durata di 1-3 anni. Appena il 9 per cento dei cittadini intervistati dall’Istituto Demopolis immagina invece che l’esperienza Conte possa concludersi in meno di un anno.

Nota informativa – L’indagine è stata condotta dal 5 al 6 giugno 2018 dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, per il programma Otto e Mezzo, su un campione stratificato di 1.500 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Approfondimenti e metodologia su: www.demopolis.it

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