Quanto conteranno le varie aree politiche nella nuova maggioranza a sostegno di Mario Draghi? Secondo le stime di YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co, i partiti che componevano la maggioranza del Conte II saranno gli azionisti di maggioranza del nuovo governo, sia alla Camera (53-59 per cento) che al Senato (51-57 per cento), mentre il centrodestra si fermerebbe tra il 39 e il 45 per cento alla Camera, e tra il 40 e il 46 per cento al Senato.
I dati sono degli intervalli e non valori puntuali, rilevano gli istituti, perché sono stati ipotizzati tre diversi scenari: uno nel quale il Movimento 5 Stelle vota compatto la fiducia, uno nel quale circa il 20 per cento dei parlamentari uscirebbe dal Movimento per votare contro il Governo, e infine uno, meno probabile, nel quale la componente “ribelle” si assesterebbe intorno al 40 per cento.
Se si aggregano invece i gruppi parlamentari sulla base degli schieramenti che si sono presentati alle elezioni politiche del 2018, la componente più rilevante della nuova maggioranza sarebbe dunque quella del centrodestra, che supererebbe il Movimento 5 Stelle che il centrosinistra in entrambe le Camere.
Questi equilibri della nuova maggioranza potranno rivelarsi decisivi nella prossima elezione del Presidente della Repubblica, prevista per il 2022.
Fonte Ansa.it