Dopo l’ultimo incontro in tarda serata, Lega e M5S sono pronti per salire al Quirinale per la presentazione del programma di governo del Paese. Per il candidato premier non c’è certezza, ma sarà un politico. Al Colle l’ultima parola
Roma – Il contratto di governo ormai a punto, M5s e Lega trattano sul nome del premier da portare al Quirinale per chiudere il cerchio sul nuovo esecutivo. A Milano c’è ieri sera c’è stato l’ultimo vertice fra Luigi Di Maio, capo politico di M5s, e il segretario della Lega, Matteo Salvini. Nomi che circolano ce ne sono ormai tanti, troppi. Meglio attende le comunicazioni ufficiali… Una cosa sembra certa: “Sempre politico, mai tecnico“, in questo modo Luigi Di Maio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se il nome che M5s e Lega intendono fare al presidente dela Repubblica per l’incarico di premier sia quello di un politico o di un tecnico. Al Colle, comunque, verrà presentato un solo nome.
Intanto si è appreso che i due leader hanno chiamato il Quirinale per confermare la raggiunta intesa sul programma: reddito di cittadinanza senza scadenze ma previa revisione dei centri per l’impiego, 5 miliardi allocati per la riforma sulle pensioni della legge Fornero, nascita del ministero per le disabilità e diquello per il turismo, senza dimenticare le misure per le famiglie: dagli asili nido gratuiti all’Iva zero sui prodotti per l’infanzia. Sono queste alcune delle misure su cui si registra l’accordo fra M5s e Lega. E poi salario minimo orario garantito per legge, ristrutturazione e riqualificazione della rete idrica per l’acqua bene pubblico, e fondi per il rimpatrio dei migranti, ma anche Ilva e flat tax.