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GRAZIE AD EMENDAMENTO DI FDI GOVERNO VA SOTTO SUL LIMITE ALL’USO DEL CONTANTE

in commissione bilancio, va sotto il governo, sulla misura del limite all’uso del contante. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, infatti, votano contro il tetto fissato a

di Vincenzo Caccioppoli

Con un vero e proprio blitz del centrodestra tornato compatto, in commissione bilancio, va sotto il governo, sulla misura del limite all’uso del contante. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, infatti, votano contro il tetto fissato a mille euro ed entrato in vigore poco più di un mese fa. Una mossa partita dall‘unico partito all’opposizione Fratelli d’Italia, da sempre contrario a quella che viene considerata una misura inutile ed iniqua, che spacca la maggioranza e va nella direzione opposta a quella del governo.
La soglia che era stata fissata a mille euro, aveva visto sempre il centro destra molto contrario, ora questa mossa partita dal partito di Giorgia Meloni ha riportato le cose a quella che era la soglia di 2000 euro precedente, dopo che nel 2019 era stata abbassata nuovamente la soglia alzata invece dal governo Renzi nel 2015 a 3000 euro. Almeno fino al 1 gennaio 2023 si dovrebbe tornare quindi ai 2 mila euro, che poi, dovrebbero essere nuovamente ridotti al limite di mille euro. L’intento di limitare il ricorso al contante è infatti quello di incentivare le spese con bancomat, carte di credito e bonifici, più difficili da nascondere al Fisco e alla polizia. Possibile pagare cash fino a duemila euro la parcella dell’avvocato e per prestare, o regalare, del denaro a un familiare. Se si supera il limite la multa va da mille e 50mila euro, mentre per i pagamenti digitali era già previsto che i negozianti che li rifiutavano rischiavano una sanzione (a partire da 30 euro più una percentuale sul valore dell’acquisto) solo dall’anno prossimo. Invariate le regole per prendere o depositare i soldi in banca: non ci sono limiti, ma se si superano i 10mila euro in un mese scattano le segnalazioni alle autorità.

Come detto su questo argomento si è spesso cambiato idea. Nell’estate del 2020 si era avviata una stretta graduale, col punto d’arrivo al gennaio 2022. Il partito di Giorgia Meloni, che è all’opposizione, già durante l’esame della legge di bilancio aveva fatto pressioni per modificare al rialzo la soglia ma il governo aveva fatto muro e in quel momento – prima del voto per il Colle – gli alleati di centrodestra avevano evitato di fare asse per garantire gli equilibri della maggioranza. Il via libera all’emendamento ribalta il quadro che prevedeva il ritorno al livello fissato nel 2011 dal decreto Salva Italia con l’obiettivo di rafforzare la lotta al nero e la strategia cashless. Il livello massimo di contante utilizzabile per le transazioni era stato elevato a partire dal 2016 dal governo Renzi, con il risultato secondo Bankitalia di favorire l’economia illegale.

“Sulla questione dei contanti non c’è alcuna preoccupazione sulla stabilità del governo, che noi continuiamo a sostenere con grande convinzione”, ha fatto sapere il coordinatore e vice presidente di Fi, Antonio Tajani. “Sulla questione del contante noi come Fi ci siamo sempre battuti e non potevamo certamente cambiare la nostra posizione”. Grande soddisfazione come è ovvio da parte di Fratelli d’Italia, che ha presentato emendamento votato da Fi e Lega “Grande vittoria di Fratelli d’Italia in Parlamento che riesce a far passare un suo emendamento, con il parere contrario del Governo, per posticipare l’incivile stretta all’utilizzo del denaro contante a soli mille euro. Il limite rimane al momento a duemila euro, ma la battaglia di FDI per togliere ogni limite al contante e riportare l’Italia tra le democrazie progredite, continua.” e’ stato il commento di Giovan Battista fazzolari senatore e responsabile del programma del partito.

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