«Abbiamo il conto del Papeete che ci è stato lasciato da pagare. Dobbiamo farlo in modo equilibrato, puntando alla crescita» ha ironizzato il titolare del Mef a “Mezz’ora in più” (Rai3) confermando comunque alcuni pilastri della legge di Bilancio come il Green new deal e l’azzeramento delle rette per gli asili nido. Confermata la riduzione del cuneo fiscale: «Un primo passo»
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Mettere a punto la prossima manovra è «un compito impegnativo: per trovare la quadra bisogna utilizzare al massimo gli spazi di flessibilità che esistono» nel Patto di stabilità e crescita. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd), ospite di Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” (Rai3). Nella legge di bilancio per il 2020 in cantiere ci sarà anche un «impegno a graduale superamento dei superticket» della Sanità, probabilmente spalmato su un arco temporale «triennale» e una «componente di revisione della spesa». Quanto all’Iva, «una delle ipotesi allo studio» è che «alcuni prodotti di maggior consumo con una riduzione e altri con tasso maggiore evasione con un piccolo incremento».
Manovra di «piccola espansione»
In vista, ha assicurato il ministro alla vigilia del Cdm che varerà la Nota di aggiornamento al Def, non ci sono però «tagli a scuola, sanità, università: non ce lo possiamo permettere, sarebbe controproducente». La sfida sarà piuttosto quella di «rendere più efficiente la spesa» della Pa. In altre parole quella allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi e Mef non sarà «una manovra restrittiva, nonostante la richiesta iniziale dell’Europa, che diceva di ridurre dello 0,6% il deficit strutturale. Faremo una piccola espansione», con l’obiettivo di «ridurre il debito pubblico» ma senza passare da «una manovra restrittiva che avrebbe un effetto negativo sull’economia». Si tratterà di una manovra da 30 miliardi? «Sì – ha confermato Gualtieri -, è una cifra ben definita: se si sommano i 23 miliardi» di aumenti Iva «che vogliamo disinnescare a delle politiche che vogliamo mettere in campo si arriva a una cifra» simile.
«Dobbiamo pagare il conto del Papeete»
«Abbiamo il conto del Papeete che ci è stato lasciato da pagare. Dobbiamo farlo in modo equilibrato, puntando alla crescita», ha ironizzato poi il titolare del Mef confermando comunque alcuni pilastri della legge di Bilancio. Nel capitolo «infrastrutture sociali», di cui «l’Europa ha un gran bisogno» ci sarà il Piano sugli asili nido: «Non solo la riduzione o azzeramento delle rette per i redditi medio bassi ma anche la costruzione» di nuove strutture.
«Green new deal» priorità dell’Esecutivo
Altro punto fermo è il «Green new deal» annunciato dal premier Giuseppe Conte. «Vogliamo essere molto ambiziosi e affrontare i grandi nodi strutturali e grandi sfide come quella del mutamento climatico. Se non riduciamo le emissioni e le portiamo a zero nel 2050 mettiamo a rischio la vita sulla terra. Dobbiamo essere seri su questo, pensando alle prossime generazioni, ha sottolineato Gualtieri, che considera gli investimenti verdi «un grande pilastro, molto profondo e molto radicale per questo governo». Per questo nella manovra aumenteranno «gli investimenti pubblici e istituiremo un grande fondo alla tedesca, nell’ottica della transizione ecologica dell’economia». Il “Green new deal” sarà perciò uno dei pilastri della manovra e il ministro ha confermato che l’Italia si batterà in Europa «perché questi investimenti siano scorporati dal calcolo del deficit».
Nessuna abolizione di “Quota 100”
Niente cambierà invece per l’anticipo della pensione con “Quota 100”, misura che sarà «confermata», perchè «non è serio cambiare la situazione previdenziale costantemente». Ma essendo «una misura che va ad esaurimento», l’auspicio del Governo M5S-Pd è di riuscire a ottenere nel prossimo biennio « un livello di risparmi anche superiore» a quello già preannunciato dall’Inps per lo scarso appeal della misura.
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