Il ministro dell’Interno: “Il nostro obiettivo è di salvare di vite umane prima della partenza. La nave non ci aveva risposto”. Conte: “Avevamo chiesto un gesto di solidarietà all’Europa, e questo gesto di solidarietà è arrivato”
Roma – Sono da poco passate le 14 quando arriva la notizia che sblocca lo stallo nel mare tra Malta e l’Italia e forse cambia la storia della politica europea sulle migrazioni.
Il governo spagnolo comunica formalmente la disponibilità ad accogliere la nave soccorso Aquarius, con 629 migranti a bordo, nel porto di Valencia.
L’annuncio è stato dato dal premier Pedro Sanchez, dopo che i sindaci della città e di Barcellona avevano entrambi offerto il loro supporto.
Madrid ha dato istruzioni perché la Spagna “rispetti gli impegni internazionali in materia di crisi umanitarie” e accolga a Valencia la Aquarius. “È nostro dovere aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire ‘un porto sicuro’ a queste persone, rispettando così gli obblighi del diritto internazionale“, ha affermato il governo socialista guidato da Pedro Sanchez.
L’Italia ha negato all’Aquarius l’approdo nei suoi porti, chiedendo a Malta di accoglierli ma La Valletta si è rifiutata sostenendo che il soccorso è stato coordinato da Roma e quindi non è di sua competenza.
Il presidente della Comunidad Valenciana, Ximo Puig, ha sottolineato che il gesto è dettato da ragioni umanitarie e si è rammaricato che la nave sia, al momento, “abbandonata” nel Mediterraneo in un modo “profondamente ingiusto“. Tra i 629 migranti a bordo, che hanno passato la notte a 35 miglia da Italia e 27 da Malta, ci sono 123 minori non accompagnati, di cui 11 bambini, e sette donne in stato di gravidanza.
Salvini canta Vittoria
Pochi minuti e arriva la dichiarazione del premier Giuseppe Conte: “Ringrazio le autorità spagnole per aver accolto la nave Aquarius nel loro territorio“, dice Giuseppe Conte al suo arrivo ad Accumoli per visitare i luoghi colpiti dal terremoto del 2016. “Avevamo chiesto un gesto di solidarietà all’Europa, e questo gesto di solidarietà è arrivato“.
La Spagna prenderà i migranti dell’Aquarius dopo il no dell’Italia e l’annuncio, ieri, del ministro dell’Interno: i porti resteranno chiusi, qualche volta bisogna dire no. La linea, evidentemente ha pagato.
Salvini si collega in diretta Facebook da via Bellerio, sede della Lega a Milano. “VITTORIA!”, a tutte maiuscole. Spiega il ministro, che nelle ultime ore era rimasto in silenzio ma anche in contatto stretto con la Guardia costiera e le autorità marittime, oltreché col premier Conte. Dice Salvini: “629 immigrati a bordo della nave Aquarius in direzione Spagna, primo obiettivo raggiunto! Alzare garbatamente la voce paga, cosa che il governo italiano non faceva da anni. Avevamo dato indicazione di trasbordare donne e bambini dalla nave Aquarius“, ha detto.
“Il nostro obiettivo è di salvare di vite umane prima della partenza. La nave non ci aveva risposto“, ha continuato il ministro. Il problema è “stato risolto grazie al buon cuore” della Spagna, ha continuato, “evidentemente l’Ue non può andare avanti a buon cuore“.
Il leader leghista ha detto che la decisione di non accogliere la nave Aquarius è stata presa dal governo in maniera compatta, spiegando che non ci sono state fratture o divisioni. Il ministro aveva deciso ieri di chiudere i porti italiani alla nave chiedendo a Malta di farsi carico delle operazioni. La nave è in queste ore in navigazione con 600 naufraghi a bordo provenienti dal Nordafrica. “Tra poche ore transiterà per le acque di Malta. Se l’isola-Stato non accetterà di prestare soccorso, come spesso avvenuto in questi ultimi anni, ebbene i porti italiani chiuderanno i battenti e la nave (in questo momento a 40 miglia dalle coste più vicine) non verrà fatta attraccare nei porti italiani“, aveva detto.
Ieri pomeriggio il ministro aveva scritto una lettera di sollecito alle autorità maltesi chiedendo loro di far approdare a la nave alla Valletta, il “porto più sicuro”. Ma, aveva fatto sapere un portavoce del governo maltese, citato da Malta Today, il recupero della nave Aquarius “è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma. Malta non è l’autorità di coordinamento e non ha competenze su questo caso”.
“Non possiamo accoglierli, una questione di principio”
“L’operazione Sar (search and rescue) nel Mediterraneo, come diffuso dal comunicato del Ministero dell’Interno e della Sicurezza Nazionale maltese inviato pochi minuti fa alla stampa, è avvenuta nella Sar libica coordinata dal centro Rcc di Roma. Per cui è assolutamente escluso che i migranti debbano essere sbarcati a Malta”, aveva detto l’ambasciatore di Malta Vanessa Frazier in un’intervista a The Post Internazionale. L’ambasciatore ha precisato che i migranti dovrebbero essere sbarcati “in Libia o a Lampedusa, che è in Italia. Ma non a Malta. Il centro di coordinamento per il salvataggio di Malta non ha la competenza, e non è neanche l’autorità di coordinamento” e aggiunge di apprezzare Salvini “Molto più di quanto creda […] siamo molto in linea con la questione migranti. Ma la deve smettere di dire scemenze come questa, non c’entra nulla ora che Malta accolga i 629 migranti soccorsi a bordo di nave Aquarius, pena la chiusura dei porti italiani“.
“Da oggi anche l’Italia comincia a dire NO al traffico di esseri umani, NO al business dell’immigrazione clandestina. Il mio obiettivo è garantire una vita serena a questi ragazzi in Africa e ai nostri figli in Italia“, era stata la posizione di Salvini su Twitter.
Cosa era successo nella notte nel Mediterraneo
“Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale, con sei sei diverse operazioni di salvataggio” ha scritto stamane in un tweet Medici senza frontiere. Che ha aggiunto: “Il soccorso di due gommoni è diventato critico quando uno dei due si è distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone“. Coinvolte nei soccorsi della notte anche tre navi mercantili (Vos Thalassa, Everest e Jolly Vanadio) oltre la Aquarius e tre motovedette classe 300 della Guardia Costiera italiana di base a Lampedusa.
“Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare” aveva ancora detto ieri il vicepresidente del Consiglio, durante una diretta Facebook. Ieri mattina era giunta a Reggio la Sea Watch 3, la prima a sbarcare con il nuovo governo e con a bordo 232 migranti. Il giorno prima Salvini aveva tuonato contro Malta, responsabile di aver negati gli aiuti all’Italia. Versione confermata ieri dalle stesse ong. E su questo una conferma è arrivata dal comandante della nave SeeFuchs che ha raccontato agli uffici di Frontex a Pozzallo le modalità del soccorso.
“Sea-Watch è rimasto nelle immediate vicinanze di Seefuchs per più di 24 ore per offrire assistenza all’NGO Sea Eye, nel tentativo di effettuare un trasbordo reso impossibile dal peggioramento delle condizioni meteorologiche“. In tutto questo Malta avrebbe negato qualsiasi tipo di sostegno.