La coalizione “Taurianova Cambia” che sostiene il sinado Fabio Scionti, ha deciso di rispondere agli ex consiglieri di maggioranza Morabito e Lazzaro, i quali nei giorni scorsi avevano mostrato delle perplessità riguardo l’inizio dei lavori in Via Tiberio Condello parlando di <<vicende ritenute “anomale”>>.
Taurianova Cambia, invece, nella nota diffusa oggi dichiara:<<Una inaspettata e, per questo, ancor più gradita attestazione e un riconoscimento per il lavoro fatto dall’Amministrazione comunale in riferimento alla bontà delle scelte e alla conduzione gestionale dell’operazione “Lavori di Urbanizzazione Via Tiberio Condello” sono giunti tramite i social da parte di due notissime voci dell’opposizione: l’avv. Maria Stella Morabito e il dott. Filippo Lazzaro, che pubblicamente hanno affermato (probabilmente senza volerlo!!) che nella gestione del progetto di riqualificazione della via Tiberio Condello si è operato nell’interesse del bene comune.
Tale iniziale riconoscimento giova all’umore di una comunità che – ormai frastornata dal sentire troppo spesso tutto e il contrario di tutto – non poteva comprendere perché da molti decenni tutti parlassero di questi lavori in questa via (intitolata, per chi non lo sapesse a un famoso artista dei tempi di Rodolfo Valentino) – senza mai concretizzarli.
Basta però superare il primo capoverso della nota stampa, distribuita alle varie testate locali, che ritorniamo subito con i piedi per terra leggendo il termine “anomalie”, che ha preso il posto del tanto caro temine “trasparenza”.
Come sempre, eccole che vengono comunque snocciolate (ci auguriamo in modo voluto) una serie di inesattezze, che avranno accompagnato i soliti dubbi delle notti insonni dei due consiglieri di opposizione, Morabito e Lazzaro, sulla possibile non linearità e correttezza dell’operato del Sindaco, della Giunta, della Maggioranza e degli Uffici Comunali.
La nota degli oppositori, ancora una volta e come in qualsiasi altra occasione, ma trovando argomenti diversi rispetto ai soliti cavalli di battaglia degli ultimi anni, mira a insinuare inutili e infondati dubbi sulla correttezza dell’operato dell’Amministrazione.
Quello che più ci rammarica è che per attaccare sempre e comunque noi, in maniera consapevole e perfida, i suddetti consiglieri hanno inteso, con argomenti insensati e privi di fondamento, incutere timore nella collettività e soprattutto negli abitanti della via Tiberio Condello, insinuando che sia stato usato qualche inspiegabile espediente a discapito della sicurezza degli abitanti>>.
<<La verità è invece che, – continua ancora il comunicato – finalmente, con una serie di scelte oculate, si è riusciti a raggiungere un importante obiettivo, nel pieno rispetto di tutte le norme, di tutti i codici e soprattutto attraverso tutte le azioni necessarie, in sede di progettazione e di realizzazione di un’opera, i cui lavori sono stati negli anni solo promessi a parole da più e più generazioni di amministratori.
I consiglieri oppositori Morabito e Lazzaro si dicono preoccupati insinuando il sospetto che non siano stati attesi gli accorgimenti costruttivi previsti dal geologo incaricato, senza però evidentemente soffermarsi sul confronto dei due stadi di progettazione e sulle diverse soluzioni adottate in sede di progetto esecutivo, redatto dal tecnico incaricato dopo le dimissioni dell’originario progettista.
Vale a dire, come se l’Amministrazione avesse ANCHE la colpa di non aver accordato L’INUTILE incremento dei costi del progetto (un incremento richiesto dall’ex progettista pari a circa di € 113.000,00).
Ci scusino gli “oppositori di tutto e tutti” se abbiamo ritenuto che c’erano soluzioni alternative e più economiche per le casse dell’Ente rispetto a quella prospettata e proposta dall’ex progettista, che consisteva in pratica nella posa in opera della condotta a una profondità tale da rendere necessaria la costruzione della “palificata di sostegno” prima dell’esecuzione dello scavo per la posa in opera della rete fognaria, per immorsare la stessa nei conglomerati cementati in matrice sabbiosa a 8,50 metri di profondità dal piano di campagna attuale (Lunghezza dei micropali= 8,50 m dal p.c.), a cui i due “ben poco informati” consiglieri fanno riferimento nella nota stampa.
Sarà forse volutamente sfuggito ai due consiglieri di minoranza che, nella progettazione esecutiva, la condotta non viene posata più alle profondità previste nella precedente fase progettuale e che con l’ausilio di un semplice pozzetto di salto, lo scavo necessario non raggiunge le profondità previste nella precedente fase progettuale e non necessita, quindi, degli accorgimenti geologici che erano stati suggerti dal geologo incaricato al tempo in cui le opere prevedevano anche un deposito al genio civile per la tipologia dei manufatti progettati.
Ci scuseranno di certo, e perdoneranno insieme a noi gli uffici preposti e il nuovo progettista, se la soluzione che si è congiuntamente trovata permette un risparmio economico senza togliere nulla alla sicurezza dell’opera e alla sicurezza DI TUTTE LE FAMIGLIE CHE VIVONO NELLA MARTORIATA ZONA DELLA TIBERIO CONDELLO che, finalmente dopo decenni, SENZA PROBLEMA ALCUNO DI SICUREZZA, avranno le fondamentali opere di urbanizzazione.
Rassicuriamo dunque i consiglieri che la tutela del cittadino e il rispetto delle regole sono alla base della nostra azione amministrativa e li invitiamo altresì, prima di mettere inutili dannosi e voluti dubbi, di studiare un po’ di più e meglio, magari facendosi aiutare, considerato che sulle questioni tecniche hanno poche competenze. Se prima di scrivere e di aprire bocca si studiasse, si capirebbe l’ottimo lavoro del Sindaco e degli Uffici Comunali volto solo all’interesse del bene comune!>>.
Infine, si conclude la nota: <<Ora, grazie anche alla “MAGNA LAUDE OPPOSITORUM” siamo certi che i lavori procederanno ancor più speditamente. Certamente, oggettività e concretezza avrebbero dovuto essere utilizzate non solo per la vicenda di Via Tiberio Condello. Con maggiore senso di oggettività e di responsabilità, e con il pensiero ai tanti lavoratori LSU/LPU che rischiano di tornare al bacino, i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto agire quando in Consiglio è stato più volte loro chiesto un voto necessario per effettuare un atto dovuto, in relazione al quale non vi era spazio per la discrezionalità politica. Cosa che – accecati dal verbo di una abbagliante supernova, che come si sa è una stella morente – non hanno inteso fare>>.
Maria Teresa Bagalà