È Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, in Emilia, la candidata che il segretario del Pd intende presentare all’assemblea nazionale di sabato per la presidenza del partito. «Credo che Valentina Cuppi possa rappresentare al meglio il percorso di apertura che stiamo costruendo insieme a tutta la nostra meravigliosa comunità democratica, agli iscritti e a chi guarda dall’esterno al lavoro che stiamo facendo per coinvolgere le persone nel progetto di rinascita dell’Italia», ha scritto in una nota Zingaretti. 36 anni, proveniente da Sinistra Ecologia e Libertà, Cuppi è diventata sindaco a maggio 2019, vincendo le amministrative con il 71% dei voti. Sposata e con un figlio, prima è stata consigliera con delega alla Pace e alla Memoria, e poi vicesindaca e assessora a Cultura e Turismo.
Per Zingaretti, la combinazione tra la carica di primo cittadino e il fatto di essere donna costituiscono la combinazione vincente per guidare il partito, posto che «rappresenta un ulteriore passo in avanti nella direzione auspicata di un coinvolgimento maggiore degli amministratori democratici nella vita del partito» e che «se Valentina verrà eletta presidente, sarà affiancata dalle vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani e per la prima volta al vertice del partito ci saranno tre donne». Ben vengano le nuove leve, dunque. Ma è sicuro Zingaretti che una perfetta sconosciuta sia la scelta ideale per guidare il primo partito del centro-sinistra?
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