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Intercettazioni, via libera del Senato con 156 sì alla fiducia. Renzi assente

passa alla camera

Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 29 febbraio, su trasferisce ora all’esame di Montecitorio

di Nicola Barone

20 febbraio 2020


(IMAGOECONOMICA)

1′ di lettura

Sì dall’Aula del Senato al decreto legge sulle intercettazioni con 156 sì e 118 no alla fiducia chiesta dal governo sull’emendamento interamente sostitutivo del provvedimento.

I dissidi nella maggioranza
Il testo ha accolto le modifiche introdotte in commissione Giustizia tra cui quelle che hanno ricomposto la frattura nella maggioranza. L’esame a Palazzo Madama è stato infatti caratterizzato da un braccio di ferro fra Italia viva e il resto delle formazioni alleate (poi ricomposto) ma che ha rallentato i lavori. A questo si è aggiunto un ulteriore blocco causato dalla Lega che ha comportato l’arrivo in Aula dell’atto senza relatore.

Renzi e Cerno non votano
Il decreto, che deve essere convertito in legge entro il 29 febbraio, passa ora all’esame della Camera dei deputati. A favore della fiducia posta dall’esecutivo la maggioranza ha votato compatta (Pd, M5S, Italia viva, gruppo Misto-Leu e cinque senatori delle Autonomie). Nelle file di Italia Viva, dei 18 senatori del gruppo, non hanno partecipato al voto solo Matteo Renzi (in congedo, secondo i tabulati di palazzo Madama) e Tommaso Cerno, neoacquisto dei “renziani” risultato assente.

Per approfondire:
Intercettazioni, nuova offensiva di Iv: slitta il voto in aula

https://www.ilsole24ore.com/art/intercettazioni-via-libera-senato-156-si-fiducia-renzi-assente-ACkwJlKB

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