Anche Romano Prodi, uno dei “padri” di questa Unione europea, riconosce l’indifferenza dell’Ue sul tema dei migranti
Il Consiglio europeo conclusosi ieri a Bruxelles mostra che nell’Ue non c’è solidarietà sul tema dei migranti, secondo l’analisi di Romano Prodi in un articolo oggi sul ‘Messaggero’. “Quando le interpretazioni dei protagonisti di un vertice, anch se non in formale contrasto tra loro, sottolineano solo aspetti particolari, è un chiaro segno che i risultati non sono straordinari anche se bisogna ringraziare il cielo per il raggiunto compromesso”, scrive l’ex premier ed ex presidente della Commissione europea, e sottolinea che “il compromesso non è stato in grado di risolvere nessuno dei grandi problemi che erano in agenda”. Prodi descrive un quadro di divisioni e contrastanti interessi nazionali che impedito di parlare della riforma del regolamento di Dublino per cui “un paese come l’Italia viene condannato dalla sua stessa posizione geografica”. Così, osserva Prodi, “‘les Dublines’ (come ironicamente e cinicamente chiamati in Francia) rimangono strettamente ancorati al suolo italiano, senza alcuna solidarietà europea”.
AGI