Ecco la lettera del direttore di La7, Andrea Salerno, a conduttori, tecnici e produttori:
Care amiche e amici, compagne e compagni di lavoro, inutile che vi stia a dire il momento che ci troviamo a vivere, umanamente e professionalmente. È la fase più difficile della nostra vita, la “guerra” che è toccata alla nostra generazione.
Dobbiamo esserne consapevoli e difendere in tutti i modi e con grande consapevolezza la nostra salute e il nostro posto, la nostra Azienda. Facciamo anche un lavoro importante per la comunità e questo ci deve chiamare ad un impegno professionale ancora più alto, come stiamo facendo, e so che ne siamo assolutamente capaci.
Andare in onda diventa il nostro obiettivo principale. Tutelando la salute. Come avete visto per Otto e mezzo (ringrazio Lilli e la sua squadra per quando fatto in una situazione difficile) la creatività ci servirà come il pane. L’Aria che tira domani andrà in onda in maniera creativa anche lei (grazie anche a Mirta e a tutta la squadra). E questo perché dobbiamo restare fedeli ad un impegno preso e stabilito con il pubblico: quello di esserci sempre. Ringrazio tutta la produzione e le redazioni, tecnici, giornalisti, per quanto state facendo. Da domani tutte le regie saranno dotate (come gli inviati) di mascherine FFP2 e a Novaro è già in funzione un dispositivo per una sanificazione speciale notturna. Con Marco Ghigliani e Safety (devo davvero un grazie a Paolo Spinelli per il lavoro che sta facendo con raro senso di abnegazione e qualità), siamo collegati ogni secondo per rispondere alle emergenze quotidiane che nasceranno e nascono. Tamponi, tracciamento, siamo davvero molto attenti più di ogni altra azienda nel nostro campo.
Ovviamente serve un severo e serio impegno anche nostro, dei singoli, a tenere sempre mascherina e atteggiamenti consoni. Sul lavoro e nella vita quotidiana per quanto questo sia possibile. Isoliamo i conduttori in delle bolle perché sono gli unici che non possono tenere la mascherina. Trattiamo gli ospiti con i protocolli che ci siamo dati. Se un accompagnatore, anche di un ministro, si impunta per entrare lo stesso, rinunciamo anche al ministro, ma non deve essere fatto entrare a Novaro se non autorizzato in precedenza dalla direzione di rete e da Safety. Sapete che potete trovarmi in ogni istante e vi chiedo – come state facendo – di farlo per qualsiasi dubbio o evento che lo richieda.
È un momento difficile, ma noi siamo i più bravi, quindi dimostriamolo.
Buona domenica e buon lavoro.
Fonte Ansa.it