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La spaccatura profonda nel cuore del governo giallo-verde andata in scena in Senato con la bocciatura della mozione No Tav a firma 5Stelle, è diventata una voragine mercoledì sera a Sabaudia. Dove la tenuta dell’esecutivo ha traballato con il comizio di Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro dell’Interno ha detto che con gli alleati «negli ultimi mesi qualcosa si è rotto». E pur sostenendo che mai gli uscirà «una parola negativa su Di Maio o Conte», ha escluso «rimpastini o rimpastoni».
Quindi, per il governo si è aperta una fase diversa, sfociata nelle ore convulse di giovedì 8 agosto. Ecco il film della giornata.
ORE 8.30 – Di Maio annulla tutti gli appuntamenti previsti, «per impegni istituzionali».
ORE 11 – Incontro tra il capo politico del Movimento 5 Stelle e i capigruppo D’Uva e Patuanelli a Palazzo Chigi.
ORE 11.29 – Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli dichiara: «Non andare avanti significa tradire il mandato».
ORE 11.53 – Di Maio su Fb: «I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti, questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi». Poi guarda al futuro: «Il 9 settembre taglieremo definitivamente 345 parlamentari. Mi auguro che nessuno si tiri indietro all’ultimo minuto».
ORE 13 – Il premier Giuseppe Conte sale al Quirinale.
ORE 13.50 – Il sindaco di Torino Chiara Appendino dà ragione a Beppe Grillo: «È legittimo che qualcuno sia arrabbiato, ma in Parlamento non abbiamo la maggioranza».
ORE 14.44 – Un flash dell’Ansa riferisce il contenuto di una nota della Lega che parla di voto anticipato: «L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni». E ancora: «Tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav è solo l’ultima, irrimediabile certificazione».
ORE 15.31 – La Lega smentisce indiscrezioni secondo cui Matteo Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier Giuseppe Conte.
ORE 15.40 – In un comunicato i 5 Stelle dichiarano: «La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari».
ORE 16.53 – Matteo Salvini a Palazzo Chigi per un vertice di
un’ora con il premier Conte.
ORE 17.08 – Anche Di Maio a Palazzo Chigi. Secondo il suo staff,
al lavoro nel suo ufficio.
ORE 17.14 – Il presidente della Camera Roberto Fico al Quirinale per incontrare Mattarella.
ORE 19.23 – Di Maio esce da Palazzo Chigi per un caffè e risponde ai cronisti: «Sono tranquillo, stiamo lavorando per il Paese. Colloqui in corso ma io sono pagato per lavorare per gli italiani. Eventuale discussione della crisi in Parlamento? Non ragiono con i se».
ORE 19.55 – Il capo della Carroccio in una nota: «Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, e restituiamo velocemente la parola agli elettori. L’ho ribadito oggi al Presidente Conte. Inutile andare avanti a colpi di no e di litigi, come nelle ultime settimane, gli italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni». Indiscrezioni parlano di contatti tra Di Maio e Fico in giornata.
La crisi ora sembra essere conclamata.
https://www.ilsole24ore.com/art/la-crisi-come-dentro-film-giornata-drammatica-governo-ora-ora-AC5slwd