Era la sera del 10 marzo 2019 e per la sua prima intervista televisiva da segretario del Partito democratico, ospite di Fabio Fazio, Nicola Zingaretti dichiarava, con enfasi forse persino eccessiva: «Non l’ho mai detto, ma lo dico adesso: io vorrei anche cambiare la sede nazionale del Pd». Scelta che ognuno può giudicare come crede (per quanto giudicarla un azzardo appare arduo), ma era chiaro il valore simbolico assegnato a quel primo, piccolo cambiamento, se non altro di residenza.
E dunque, ora che Zingaretti annuncia addirittura l’intenzione di sciogliere e rifondare il Pd, «non per fare un nuovo partito, ma un partito nuovo», mi sembra opportuno ricordare al lettore che la sede nazionale dei democratici è sempre lì dov’era un anno fa.
www.linkiesta.it