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L’algoritmo dell’ubriacone rampante: arriva il diktat di Juncker e lo spread s’impenna

Il commissario agli Affari economici nonché collaborazionista Ue, Moscovici, consegna il diktat e i mercati gongolano alzando lo spread. Per questa banda di spudorati nemici dell’Italia e dei poveri, un vaffa cordiale

Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, ha consegnato al ministro Giovanni Tria la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici italiani. La lettera di osservazioni che arriveranno dall’Ue – scrive su Facebook, Giuseppe Conte – “non può preoccuparci: ci avrebbe preoccupato se avessimo fatto una manovra temeraria. Ma la nostra manovra è ben pensata, ben costruita, ben realizzata ed è l’unico strumento che abbiamo per assicurare crescita economica e sviluppo sociale al nostro Paese. Ed è quello che continueremo a spiegare nel corso dell’interlocuzione che proseguirà con l’Ue”. “Non ci spaventa il dialogo – ha aggiunto – purché costruttivo e utile, e scevro da pregiudizi”, aggiunge.

 

 

Il ministro Tria ha assicurato che “con le autoritá dell’Ue apriremo un “dialogo costruttivo. “La strategia espansiva – ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, all’assemblea di Assolombarda – non é temeraria ma responsabile. Le nostre scelte non mettono a rischio i conti pubblici. Sulla manovra sono convinto – ha aggiunto – della stabilità del nostro impianto. La riduzione programmata del rapporto debito-Pil – ha proseguito – non ci soddisfa, ma è la prima volta che si realizza. Una crescita troppo bassa non potrebbe farci uscire dal solco della crisi degli ultimi dieci anni. Una economia che non avanza abbastanza – ha aggiunto – rischia di avvitarsi”.

 

 

“Il reddito di cittadinanza – dice il ministro dell’Economia – è una misura per consentire alle componenti più vulnerabili della nostra società di tornare a contribuire attivamente sul mercato del lavoro con un tratto chiaro: investiamo su di te se ti impegnerai. Questo patto di cittadinanza che io vedo come un investimento nel nostro capitale umano, non avrà – sottolinea – un effetto benefico su decine di migliaia di persone in condizioni di povertà inaccettabili per la settima potenza mondiale che porterà una fluidificazione dei processi di entrata del lavoro anche per le imprese”. Per Tria “è proprio insieme alle imprese che il governo dovrà lavorare per garantire il successo della misura e l’effettivo inserimento nei contesti aziendali”.

Fonte ansa.it

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