Ti piace il vostro spitzenkandidat, Manfred Weber?
È il mio presidente nel Ppe, io sono uno dei suoi vice. È tedesco, ma spesso si definisce un italo-tedesco, in quanto bavarese. La cosa molto positiva, anche, è che pur essendo giovane, Weber conosce molto bene il parlamento europeo. Questo è molto importante perché talvolta a presiedere la Commissione sono andati personaggi politici che non conoscevano le dinamiche di Strasburgo e Bruxelles. Questo ci aiuterà molto. Ah, dimenticavo: va molto d’accordo con Antonio Tajani e con il presidente Berlusconi.
A proposito, parliamone di Berlusconi: ha fatto abbastanza rumore questa sua uscita a favore dei “sovranisti illuminati”. Davvero vuole portare il Ppe tra le braccia di Salvini e LePen?
Vorrei anche sfatare un mito: non esistono maggioranze fisse dentro il Parlamento. Noi saremmo in maggioranza col Pd, per dire, ma sono più le volte che abbiamo avuto l’appoggio dell’Ecr, il gruppo dei conservatori e riformisti che comprende anche Fratelli d’Italia. Per queste cose, in ogni caso, credo si debbano aspettare i risultati elettorali.
La auspichi, un’alleanza di questo tipo?
Più che auspicarla, faccio fatica a vederla. Il gruppo di Salvini in Europa lo firma un programma che dice che i richiedenti asilo vanno redistribuiti anche in Ungheria e Polonia? Accetta un po’ di flessibilità in più per Paesi che hanno un debito pubblico alto come il nostro? Accettano una normativa che tuteli il made in Italy? Rispondano loro.
È in disaccordo con Berlusconi?
Secondo me è stato interpretato in modo sbagliato. Lui voleva dare un consiglio a Salvini, quello di entrare nel gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, l’unico con cui in effetti potremmo pensare di lavorare assieme. Anche perché quel gruppo perderà i Tories inglesi, tra un anno.
Anche Forza Italia non è messa benissimo…
Ci manca Berlusconi. Se iniziasse a girare tra la gente anche ora, a pochi giorni dal voto, le cose cambierebbero.
C’è un dopo Berlusconi per Forza Italia?
Forza Italia è una creatura di Berlusconi: questa è una decisione che dovrà prendere lui. Di sicuro servirà un leader vero, perché un partito oggi non può prescindere da una figura apicale forte. E poi serve anche un rinnovamento della classe dirigente, in senso meritocratico.
Domanda simile: c’è un dopo Merkel, per l’Europa? Gira voce che il suo nome possa tornare in auge come presidente della Commissione…
C’è questa regola che il presidente della Commissione lo indica il partito che arriva primo, quindi sì, se la scelta toccasse a noi, Merkel potrebbe essere un’opzione. Io la vedrei molto bene come presidente del Consiglio europeo. Con Merkel presidente dubito che la riforma di Dublino si sarebbe arenata.
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/05/23/lara-comi-forza-italia-elezioni-europee-intervista-sovranisti/42255/