Continua il testa a testa tra Lega e Union Valdotaine.Il prossimo aggiornamento stimato tra le 17 e le 18 darà riscontri quasi definitivi. In questo momento si stanno caricando le preferenze; poi il voto di lista
AOSTA. Valdostani stanchi? Delusi? Indifferenti? Difficile esprimere un giudizio sulle scelte altrui. La risposta è nei numeri: il 35 per cento ha ‘snobbato’ l’urna; le elezioni 2018 indette per il rinnovo del Consiglio regionale saranno ricordate per questo ‘record’ del ‘non voto’.
Degli oltre 103 mila elettori ha votato il 65,12% , 8 punti in meno rispetto alle consultazioni 2013 quando al voto era andato il 73,03 per cento. Mentre scriviamo arriva la seconda ‘tranche’ dei voti che, pur essendo in continua evoluzione, denotano, su 6.398 votanti, una flessione dell’Union Valdo^taine, ma sempre primo partito (1171 consensi pari al 10,24%). Lo incalza la Lega che ha totalizzato, fino ad ora, 1022 voti (16,79%). L’Union Valdo^taine Progressiste raggiunge l”11,%17.
Il Movimento 5s non supera la percentuale di 10,94%; AC-Stella Alpina-PNV ha totalizzato una percentuale pari al 10,34%; Impegno civico il 7,87%. In calo Alpe/PVU con il 7,48%; Mouv 7%. Al limite del quorum per l’ingresso in Consiglio regionale il PD con il 6,33%. Poche le speranze di entrare a Place Deffeys per il Centrodestra Valle d’Aosta, essendo relegato al 2,84 %.
Nel capoluogo regionale impera, fino ad ora, l’Union Valdo^taine con il 17,68% seguita dalla Lega con il 15,09% e dall’Union Valdo^taine Progressiste con 8,59%.
L’ingresso del voto centralizzato, un ‘unicum’ nazionale, sta procedendo secondo quanto prestabilito. Molti i voti di lista privi delle preferenze. Decisione degli elettori che contribuisce a velocizzare le operazioni di scrutinio delle schede
Nota negativa. Anche l’alto livello di astensione aiuta ad accelerare i risultati.
Un giro nei Comuni permette di verificare come a Brusson, ‘patria’ di Augusto Rollandin abbia espresso il voto il 69,50%, a fronte del 78,74% delle regionali 2013. Nella stessa vallata si evidenzia il ‘non voto’ ad Ayas, con un crollo che dal 73,73% del 2013 è sceso al 63,65% di domenica.
A Jovencan, Comune dell’attuale presidente della giunta, gli elettori hanno disertato la cabina elettorale nella misura del 73,24% (84,64% nel 2013).
Nello scorso quinquennio, l’allora sindaco di Hone, attuale assessore alla Sanità aveva ricevuto voti per un totale di 79,92% degli elettori; in questo rinnovo dell’assemblea regionale, il ‘volume’ elettorale è sceso al 70,72%.
La percentuale più bassa, in assoluto, si registra a Courmayeur con il 54,26% di residenti che ha votato. Inferiore anche a La Salle, Comune con numero di abitanti meno della metà rispetto alla cittadina ai piedi del Monte Bianco, dove ha votato il 56,54% e a La Thuile dove il voto è stato espresso dal 57,86%.
Meno eclatante l’astensionismo a Cogne con il 69,33, di poco al di sotto delle elezioni 2013 (71,07%).