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Legge Fornero, flat tax, reddito di cittadinanza, immigrazione: il governo Lega-M5S parte da qui

Salvini e Di Maio sono ottimisti e coi loro esperti stanno scrivendo l’accordo di programma che presenteranno domenica al capo dello Stato e che il futuro premier dovrà rigorosamente rispettare. E spunta un nome a sorpresa: Giorgia Meloni

Roma – Parte con il segno positivo andando “oltre le aspettative“, per la sintonia su metodo e merito, il confronto sul programma fra M5s e Lega. Si parte dai temi – riforma della legge Fornero, conflitto di interessi, reddito di cittadinanza, flat tax, per citarne alcuni – soltanto dopo arriveranno i nomi di chi farà che cosa una volta al Governo, premier compreso.

Una cosa però pare avere un certo fondamento di certezza: Matteo Salvini e Luigi di Maio faranno parte dell’Esecutivo e si equilibreranno negli incarichi con uno schema a specchio. Il premier, invece, sarà una figura terza rispetto alle due formazioni principali azioniste del governo, ovvero M5s e Lega. 

   Secondo fonti di via Bellerio, il premier sarà un personaggio dal profilo alto, ma non ingombrante. Insomma, un nome “che stupirà“, assicurano le stesse fonti. Non necessariamente un politico, dunque, ma una persona che per il suo curriculum abbia cultura e conoscenza delle istituzioni e del Parlamento, oltre a condividere le linea guida che ispirano i due partiti. E’ questo l’identikit del futuro presidente del Consiglio emerso dall’incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che avrà un compito ben preciso: attuare rigorosamente il contratto di programma, con tanto di tempistiche, che Salvini e Di Maio, coi loro esperti, stanno scrivendo e che consegneranno al presidente della Repubblica Mattarella nella giornata di domenica.

 Intanto, mentre prosegue la riflessione sul premier e, a cascata, su tutta la compagine del nuovo esecutivo, le due formazioni politiche schierano i tecnici e partono con la bozza di contratto di Governo: M5s e Lega mostrano ottimismo. In una nota congiunta parlano di possibilità concreta di lavorare per il bene del Paese puntando anche a sburocratizzare e ridurre leggi e regolamenti, introdurre il reddito di cittadinanza e misure che favoriscano il recupero dei debiti fiscali per i contribuenti in difficoltà, studio sui mini Bot, flat tax e riduzione dei costi della politica, lotta alla corruzione, contrasto all’immigrazione clandestina e legittima difesa.

Intanto, a proposito di futuro premier, un nome che potrebbe mettere molti d’accordo circola a sorpresa: Giorgia Meloni.

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