Il governatore del Veneto Zaia: “Nel Mediterraneo quest’anno sono morte 1.000 persone, forse che l’Europa se n’è mai occupata?”. E’ in atto una vera e propria rivoluzione pacifica, ma tutti i giorni qualcuno spara contro la volontà dei cittadini
“Quello che stiamo vivendo è un Big Bang, il chiamarlo Terza Repubblica forse è poco, siamo già oltre. Si ricorda il 9 novembre del 1989? Il Muro di Berlino cadde all’improvviso, e iniziarono a buttarlo giù due ragazzi. Questa è una rivoluzione pacifica, che magari in altri momenti storici sarebbe avvenuta in modo meno condivisibile”. Lo afferma il presidente leghista della Regione Veneto, Luca Zaia, che in un’intervista al ‘Corriere della sera’, rivendica il popolusimo del governo: “Di solito con i nuovi governi c’e’ il periodo della luna di miele. E invece, noi siamo stati mitragliati. Non ci è stato dato alcun credito, il che è poco rispettoso nei confronti dei cittadini. E allora, chiamateci pure populisti”. Andare al governo, assicura Zaia, “non è una parata in uniforme, bisogna buttarsi nel fango. Perché qui non si tratta di governare un Paese, ma di salvarlo. Francamente, quando sento Macron parlare di populismo come una lebbra… per prima cosa dovrebbe ricordare che la Francia è quella perché a suo tempo ci fu una rivoluzione di popolo”. Stoccata all’Ue: “Io a questa Europa toglierei anche il premio Nobel per la pace. Non è quello che si voleva, è una comunità impersonale, un grattacielo con i campanelli che non hanno un nome e tu non sai a chi suonare. Nel Mediterraneo quest’anno sono morte 1.000 persone, forse che l’Europa se n’è mai occupata?”.
Fonte: AGI