Secondo il ministro Paolo Savona, in un’intervista a La Verità -che sicuramente troverà meno spazio delle provocazioni del comiziante della mutua Boeri- l’Italia potrebbe contare su 50 miliardi di avanzo, che colmerebbero la domanda interna
“L’Italia da tempo vive al di sotto delle proprie risorse, come testimonia un avanzo di parte corrente della bilancia estera. Tale avanzo non può essere attivato, cioè non possiamo spendere, per l’incontro tra i vincoli di bilancio e di debito dei Trattati europei. Questo nonostante abbiamo ancora una disoccupazione nell’ordine del 10% della forza lavoro e rischi crescenti di povertà per larghe fasce di popolazione. L’avanzo sull’estero di quest’anno è al 2,7% del Pil, per un valore complessivo di circa 50 miliardi: esattamente ciò che manca alla domanda interna”.
“Se l’Ue lo accetta, meglio ancora, se propone essa stessa, nel reciproco interesse, un piano di investimenti di tale importo, la crescita del Pil che ne risulterebbe può consentire un gettito fiscale capace di coprire allo stesso tempo la quota parte delle spese correnti implicite nelle proposte di Flat Tax, salario di cittadinanza e revisione della Legge Fornero senza aumentare né il disavanzo pubblico, né il rapporto debito pubblico/Pil su base annua“.
Anche il ministro dell’Economia Tria, dice ancora Savona, ha detto che “il problema è la cadenza temporale dell’operazione, non la possibilità di attuarla”. Ed è interesse dell’Ue accettare. “Occorre che l’Ue riconquisti la fiducia dell’opinione pubblica, non solo italiana, prima delle prossime elezioni europee, la cui data incombe” segnala, ribadendo che un maggior potere dovrebbe essere assegnato alla Bce, inclusa “la piena facoltà di governare il cambio esterno dell’euro e di effettuare interventi da lender of last resort, ossia prestatore di ultima istanza”.
“Una politica della domanda centrata sugli investimenti, una scelta che, con l’avvento della Commissione Juncker era già stata effettuata sotto la spinta dell’opinione pubblica rappresentata dal Parlamento europeo”.
Se da una parte il problema delle coperture finanziarie necessarie e realizzare il Contratto di Governo resta, Savona spiega che “i grandi progressi dell’umanita hanno avuto origine dalle utopie, che furono definite necessarie perché senza di esse non si sarebbero mai raggiunti risultati importanti“.
Da: La Verità