Con Mattarella e Conte il presidente francese potrebbe dare il nuovo calcio di inizio al lavoro per il documento al quale aveva già lavorato una commissione mista italo-francese di saggi fino al maggio del 2018.Prima del governo gialloverde
di Gerardo Pelosi
Migranti, stretta di Macron: ascoltare il popolo
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ROMA – Soltanto sette mesi fa la più grave crisi politico-diplomatica degli ultimi anni tra Roma e Parigi con il richiamo in Patria dell’ambasciatore Christian Masset per protestare contro il sostegno dell’ex vicepremier pentastellato (oggi ministro degli Esteri) Luigi Di Maio ai «gilet gialli». Ma ora, anche grazie all’uscita della Lega di Salvini dalla maggioranza, il clima è cambiato e il cammino comune tra Italia e Francia può riprendere per affrontare le questioni di fondo dell’Unione europea, più crescita e investimenti produttivi, la governance della globalizzazione, una riforma del Wto per combattere il protezionismo e garantire il sistema multilaterale degli scambi.
Ovviamente il tutto non avviene senza inciampi e posizioni ancora distanti come sui migranti ma, rispetto al passato, c’è almeno la volontà di affrontare insieme problemi complessi che si chiamano stabilizzazione del Mediterraneo, soluzione della crisi libica, accordo per i porti di sbarco per i migranti salvati e una linea comune sulle navi delle Ong e sulla redistribuzione dei migranti salvati.
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Prima il passaggio al Quirinale, poi cena con Conte
È un menù molto ricco quello che Macron si troverà sul tavolo di Palazzo Chigi nell’incontro c0n Giuseppe Conte. Ma la prima tappa del presidente francese appena atterrato a Roma sarà al Quirinale per una visita di cortesia al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un omaggio da parte di Macron al Capo dello Stato italiano che, nel momento più basso delle relazioni tra Italia e Francia, ha mantenuto aperto il dialogo puntando sulle relazioni culturali e le celebrazioni congiunte per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci. Un riconoscimento che la Francia tributa a Mattarella che, fa sapere l’Eliseo «si è posto in questi ultimi mesi come garante della continuità e della qualità della relazione franco-italiana». Quanto a Di Maio, dicono le fonti francesi, «oggi è il ministro degli Esteri e ci sono già stati contatti con l’omologo Le Drian. Non commentiamo episodi del passato. La cooperazione prosegue».
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