(ANSA) – PERUGIA, 15 NOV – Si è incatenata alla cancellata
della Fontana Maggiore, nel centro storico di Perugia, esponendo
accanto uno striscione anche le foto del cadavere del figlio
morto in un incidente sul lavoro Lena Dodaj, la madre di
Maringleno Dodaj, deceduto all’età di 25 anni, il 18 novembre
del 2011, dopo essere precipitato dal tetto di una ditta di
Narni Scalo. “Voglio giustizia per mio figlio e resterò qui
finché avrò forza” ha detto la donna ai giornalisti.
Sul posto è intervenuta anche la Digos della questura che sta
tenendo sotto controllo la situazione.
“Mi appello a tutta la stampa nazionale perché voi siete la
voce dei cittadini. Siamo vittime della magistratura” c’è
scritto sullo striscione. “Mio figlio è stato seppellito a mia
insaputa” un’altra delle frasi.
La donna è già stata protagonista di iniziative analoghe
davanti al tribunale di Terni. “Manca la cosa principale,
l’autopsia. L’unica cosa che può stabilire la causa della morte
ma il magistrato non ha mai accettato. Non posso più vivere
così” ha detto. (ANSA).
Fonte Ansa.it