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Manovra, Conte ai sindacati: si parte con il taglio delle tasse sul lavoro

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Anche perché la Nota di aggiornamento al Def attesa per la fine della prossima settimana certificherà una nuova frenata delle prospettive di crescita. L’anno prossimo la variazione tendenziale del Pil dovrebbe fermarsi intorno allo 0,3%, anche se non si esclude un mini-ritocco verso lo 0,4%, mentre per quest’anno non si andrà oltre lo 0,1% previsto nel tendenziale di aprile. Si balla come sempre sui decimali, ma la riduzione dallo 0,6% calcolato nel Def per il 2020 assorbe una parte dell’effetto anti-deficit prodotto dalla riduzione (3,5-4 miliardi) delle spese per interessi.

Di qui «l’orizzonte triennale del Governo» richiamato da Gualtieri come «fondamentale per rilanciare la crescita e l’occupazione», mentre dagli altri settori del governo si intensifica la pressione per nuove le misure di spesa. Sul versante del pubblico impiego, per esempio, cresce l’attenzione per i fondi aggiuntivi necessari al rinnovo del contratto (per ora ci sono 1,7 miliardi a regime), mentre si studia una norma per salvare le graduatorie 2010-2014 ancora piene di «idonei».

L’esigenza di allargare lo sguardo temporale è stato poi ribadito nel pomeriggio dal premier: «L’orizzonte della manovra non sarà il singolo anno perché avrà ad oggetto un ampio progetto riformatore – ha postato il premier su Facebook – . La crescente fiducia dei mercati finanziari nel nostro Paese ci offre l’opportunità di avviare sin dal prossimo anno alcune riforme essenziali per la crescita. È prioritario attuare un sostanzioso taglio delle tasse a partire dalla riduzione del cuneo fiscale, da accompagnare con una seria lotta all’evasione. Tutti devono pagare le tasse affinché tutti ne paghino meno».

Il contesto di crisi preoccupa Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto al ministro Catalfo di avviare il confronto sulla messa a regime degli ammortizzatori sociali introdotti nell’ultimo anno, sul rafforzamento delle politiche attive del lavoro per correggere alcune incongruenze riscontrate nell’inserimento lavorativo collegato al reddito di cittadinanza e sulle modifiche mirate al decreto dignità.

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