Così il ministro e leader M5S<b/>difende su Fb la tassa sulla plastica accusando altri politici di parlare solo di ambiente. Ma la sua è soprattutto una replica a Matteo Renzi che in una intervista ha chiesto alla maggioranza di «eliminare i tre principali errori» della manovra: le tasse su zucchero e plastica e soprattutto quella sulle auto aziendali
di Vittorio Nuti
Manovra: dalle bottiglie al tetrapak, ecco a chi si applica la plastic tax
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«La plastic tax, come la chiamano, serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte» e il M5S «la sua scelta l’ha fatta tanto tempo fa: difendere l’ambiente». Così il ministro e leader M5S Luigi Di Maio difende su Fb la plastic tax accusando altri politici di parlare solo di ambiente. Ma la sua è soprattutto una replica al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in una intervista al Messaggero ha chiesto alla maggioranza di «eliminare i tre principali errori» della manovra: le tasse su zucchero e plastica e soprattutto sulle auto aziendali «che sono una inspiegabile mazzata alla classe media».
Contro Renzi si schiera anche il Pd, che si affida a una nota di Stefano Vaccari, componente della segreteria dem, per attaccare l’ex segretario e Italia Viva che «come un moscone che sbatte contro il vetro» insistono nel rilanciare il loro «populismo fiscale». «Sembra ormai un disco rotto: parlando solo di tasse fanno un favore a Salvini e alla destra, indossando i panni del Matteo sbagliato».
Renzi, pronto a difendere anche su Fb la sua linea («chi elimina autogol come quello sulle auto aziendali non sta attaccando il governo: sta facendo un favore al Governo») non è il solo a fare pressing su Palazzo Chigi. In trincea, alla vigilia dell’avvio del percorso parlamentare della manovra in Senato, scende anche il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi. «Il ministro Gualtieri annuncia retromarcia e modifiche sulla plastic tax», scrive su Facebook, e la viceministra Castelli «annuncia la retromarcia sulla tassa alle auto aziendali, dicendo che lei non la voleva così. Ma il cattivo è Matteo Renzi che ha posto con forza l’insensatezza di mettere queste dannose nuove tasse». Più onestà intellettuale – conclude Anzaldi – meno fuoco amico e polemiche inutili contro Italia Viva».
Gelmini: il governo usa l’ambiente per fare cassa
Alle divisioni interne alla maggioranza si aggiunge poi l’assedio polemico delle opposizioni. Il governo giallo rosso si illude di «risolvere i problemi dell’Italia tassando le buste dell’insalata, le bottigliette di plastica, il tetrapak del latte, lo zucchero e le auto aziendali. Dovrebbero tassare il bronzo delle loro facce: usano l’ambiente – alla cui tutela non sono minimamente interessati – per fare cassa», attacca Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, in un’intervista a Libero. « Tagliano le detrazioni fiscali, che significa aumentare la pressione fiscale, e poi regalano una insultante mancetta ai pensionati sulla rivalutazione», conclude Gelmini.
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