Fonti del Governo confermano lo stanziamento di ulteriori 140 milioni di euro nel 2020 per Industria 4.0 e il mantenimento della tassa sulla plastica e della sugar tax. Il 30 novembre nuovo vertice «per chiudere»sulle questioni aperte. In mattinata un’altra riunione a Palazzo Chigi ha confermato la linea del Governo Conte sulle riforme costituzionali concordate il 7 ottobre, alla vigilia del voto sul taglio dei parlamentari
di Vittorio Nuti
Evasori, Pos e superbonus: la Manovra parte da luglio
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Giornata di vertici politici per la maggioranza, all’indomani della dura sconfitta registrata alle Regionali in Umbria. Il più atteso, dedicato alla legge di Bilancio 2020 e al Dl fiscale collegato si è svolto per due ore a Palazzo Chigi. La cedolare secca “sociale” sugli affitti a canone concordato (destinata a salire al 15% a legislazione vigente) resterà al 10%, in modo permanente, ha annunciato la capogruppo LeU al Senato, Loredana De Petris, lasciando la riunione: stop dunque sull’innalzamento dell’aliquota al 12,5% previsto inizialmente. «L’impianto della manovra resta quello che si conosce: l’accordo c’è. Andiamo avanti con più coesione», ha aggiunto De Petris, dando per certa la diffusione del testo del Ddl di bilancio entro venerdì 1 novembre.
Interessati oltre 251mila contratti di locazione
Il confronto sulla manovra soddisfa anche il leader del Pd Nicola Zingaretti: «Notizie positive per il cambiamento di cui il Paese ha bisogno». E di ottime notizie parla anche il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, che si augura di trovare nella legge di bilancio «anche la conferma della cedolare del 21% sull’affitto dei negozi, varata con l’ultima manovra allo scopo di attenuare il gravissimo fenomeno dei locali commerciali sfitti». Secondo i dati del Rapporto immobiliare 2019 (Abi-Agenzia entrate) nel 2018 le abitazioni locate con nuovi contratti a canone concordato interessati alla cedolare secca al 10%, sono stati oltre 251mila (locazione abitativa e per studenti universitari). Confedilizia stima che nel complesso i contratti con canone concordato attualmente in vigore siano da 800mila a un milione.
Per la rinascita urbana arrivano 853 milioni
Rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa e uno stanziamento nuovo, da 853 milioni fino al 2033 per la «rinascita urbana». C’è anche questo nella bozza della manovra. Il nuovo fondo pluriennale sarà assegnato a progetti, selezionati da una Alta commissione ad hoc, di Regioni, Città metropolitane, province, città di Aosta e i Comuni sopra i 60mila abitanti per riqualificare e aumentare l’edilizia popolare.
Stop al superticket
Via il superticket a partire dal 1 luglio 2020. Lo prevede sempre la bozza della manovra che aumenta di conseguenza il finanziamento del servizio sanitario nazionale di 185 milioni per il prossimo anno, e di 554 milioni a regime. Da luglio è abolita non solo la quota di partecipazione al costo delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale a carico dei pazienti ma anche le eventuali misure alternative adottate dalle Regioni per evitare il balzello aggiuntivo sul ticket.
Tre miliardi per il cuneo nel 2020
Sono 3 i miliardi che vengono stanziati in manovra nel 2020 per il taglio del cuneo fiscale. La cifra sale a 5 miliardi nel 2021. Le risorse del fondo, che serviranno alla «riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti»
potranno essere «eventualmente incrementate nel rispetto dei
saldi di finanza pubblica nell’ambito», si legga nella bozza della manovra.
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