È il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” in occasione del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica
È il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” in occasione del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica
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Come alla nascita della Repubblica, nel 1946, serve oggi «un nuovo inizio. Superando divisioni che avevano lacerato il Paese». Anche allora «forze politiche, che erano divise, distanti e contrapposte su molti punti, trovavano il modo di collaborare nella redazione della nostra Costituzione, convergendo nella condivisione di valori e principi su cui fondare la nostra democrazia». «Mi permetto di invitare, ancora una volta, a trovare le tante ragioni di uno sforzo comune, che non attenua le differenze di posizione politica né la diversità dei ruoli istituzionali». È il messaggio del presidente Sergio Mattarella al “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” in occasione del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica
Mattarella: unità morale viene prima della politica
Per il capo dello Stato «c’è qualcosa che viene prima della politica e che segna il suo limite. Qualcosa che non è disponibile per nessuna maggioranza e per nessuna opposizione: l’unità morale, la condivisione di un unico destino, il sentirsi responsabili l’uno dell’altro. Una generazione con l’altra. Un territorio con l’altro. Un ambiente sociale con l’altro. Tutti parte di una stessa storia. Di uno stesso popolo».
«Serve una rinascita civile ed economica»
Il presidente della Repubblica, di fronte a un Paese segnato dal dramma della pandemia ha sottolineato che «accanto al dolore per le perdite e per le sofferenze patite avvertiamo, giorno dopo giorno, una crescente volontà di ripresa e di rinascita, civile ed economica». E ha aggiunto: «Ora sarebbe inaccettabile e imperdonabile disperdere questo patrimonio, fatto del sacrificio, del dolore, della speranza e del bisogno di fiducia che c’è nella nostra gente. Ce lo chiede, anzitutto, il ricordo dei medici, degli infermieri, degli operatori caduti vittime del virus nelle settimane passate».
«Ue unica via possibile per battere crisi»
Il capo dello Stato ha evidenziato la necessità di uno sforzo comune. E ha evidenziato: «Non siamo soli. L’Italia non è sola in questa difficile risalita. L’Europa manifesta di aver ritrovato l’autentico spirito della sua integrazione. Si va affermando la consapevolezza che la solidarietà tra i paesi della Ue non è una scelta tra le tante ma la sola via possibile per affrontare con successo la crisi più grave che le nostre generazioni abbiano vissuto. Nessun paese avrà un futuro accettabile senza l’Unione Europea». Adesso dipende anche da noi: «dalla nostra intelligenza, dalla nostra coesione, dalla nostra capacità di decisioni efficaci. Sono convinto – ha concluso – che insieme ce la faremo. Che il legame che ci tiene uniti sarà più forte delle tensioni e delle difficoltà».
Per approfondire:
● Coronavirus, ultime notizie. In Italia contagi e decessi in calo: 50 nuovi casi in Lombardia (ieri erano stati 210)
● Mes: ecco le posizioni della maggioranza
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