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Mef: ‘Un fisco più equo ed efficiente per sostenere la ripresa’

 

 E’ online l’Atto di indirizzo del Mef per gli anni 2020-2022 sulle politiche fiscali .”Migliorare la governance del sistema fiscale, sostenere la crescita del Paese ed elevare la qualità dei servizi resi ai contribuenti-utenti, favorire la compliance volontaria e prevenire gli inadempimenti tributari, contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, assicurare la legalità negli ambiti di competenza”. Sono questi gli obiettivi dell’atto firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. 

“Per rafforzare l’efficacia della riscossione, oltre alle normali ordinarie procedure di riscossione mediante ruolo, sarà assicurato il completamento del percorso di chiusura delle posizioni debitorie ancora aperte e, in particolare, l’attuazione delle disposizioni in materia di pacificazione fiscale (decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 e legge n.145 del 30 dicembre 2018), con specifico riferimento alla definizione agevolata 10 dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017”. Lo scrive il Mef nell’Atto di indirizzo sulle politiche fiscali: un sistema efficiente ed equo per sostenere la ripresa. 

“A tal fine, – scrive il Mef – ferme restando le prescrizioni previste dalla normativa vigente a tutela della privacy dei contribuenti, saranno implementate tecniche di analisi dei debiti iscritti a ruolo per indirizzare l’attività di riscossione prioritariamente verso i debitori più solvibili e i crediti che hanno maggiori possibilità di essere riscossi, ferma restando comunque la necessità di salvaguardare tutti i crediti affidati in riscossione mediante atti idonei a evitare la decadenza e la prescrizione. Inoltre, fermi restando i termini di legge, saranno ottimizzati i tempi medi di lavorazione per la notifica delle cartelle di pagamento e per l’attivazione delle procedure cautelari ed esecutive. Sarà, inoltre, migliorato lo scambio informativo tra agente della riscossione ed enti impositori o beneficiari, in modo che siano assicurati il tempestivo aggiornamento e la fruibilità da parte di questi ultimi di tutte le informazioni relative allo stato della riscossione, nonché una gestione integrata delle richieste avanzate dai contribuenti, attraverso il progressivo allineamento delle diverse banche dati. In particolare, al fine di facilitare le attività di riscossione degli enti impositori e creditori, sarà garantito l’accesso gratuito da parte di tali enti alle informazioni relative ai debitori presenti nell’Anagrafe tributaria”.

“Presidiare il territorio al fine di far emergere gli immobili non registrati in catasto, anche attraverso l’attivazione di metodologie innovative di controllo che consentano di sollecitare procedimenti volontari a carico dei soggetti inadempienti e attivare procedimenti coattivi in caso di inottemperanza”. Lo indica il Mef nell’atto di indirizzo sulle politiche fiscali parlando del ruolo dell’Agenzia delle Entrate. “Produrre statistiche e quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, assicurare la consultazione dei valori economici afferenti ai prezzi di compravendita dei beni immobili, anche in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico Bancario con riferimento all’Osservatorio e migliorare costantemente la qualità delle attività tecnico-estimative rese alle pubbliche amministrazioni. Integrare le banche dati immobiliari con le informazioni desunte dalla dichiarazione dei redditi”. Secondo il Mef occorre inoltre “presidiare la qualità e la completezza delle banche dati catastali, finaliz zando prioritariamente l’azione alla completa integrazione delle informazioni immobiliari ed alla relativa rappresentazione in Cartografia, per una piena interoperabilità con i sistemi cartografici di altri enti. Tale azione, unitamente alla realizzazione dell’Anagrafe dei Titolari, dovrà consentire una sempre maggiore fruibilità delle banche dati immobiliari sia per scopi tributari sia per attività di supporto agli enti territoriali, di gestione delle emergenze e salvaguardia del patrimonio immobiliare”.

“Obietivo primario” del Governo è “promuovere la crescita economica in un contesto di sostenibilità delle finanze pubbliche, e per conseguirlo il Mef intende “instradare il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo su sentiero virtuoso di stabile riduzione”. Lo si legge ancora nell’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2020 firmato dal ministro dell’Economia Roberto GUaltieri. Nel perseguire tale obiettivo, il Mef punta sulla “graduale convergenza del deficit verso l’obiettivo di medio termine, alla riduzione del costo di finanziamento del debito e a un sostenibile programma di privatizzazioni”.

“Un sostegno al processo di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni centrali e alla loro presenza sul territorio, che verrà assicurato in particolare attraverso la diffusione del modello dei “Poli Amministrativi”. E’ uno dei compiti affidati al Demanio dall’Atto di indirizzo sulla politica fiscale del Mef “In tale ottica, particolare attenzione sarà rivolta a tradurre i piani di razionalizzazione in interventi edilizi – da riportare in un cronoprogramma oggetto di monitoraggio – che garantiscano nuove soluzioni allocative per gli uffici pubblici, al fine di ridurre il fabbisogno di spazio richiesto ai privati oppure di valorizzarli in una prospettiva di vendita”.
   

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