Boris Johnson diventa primo ministro, ed è subito lapsus freudiano. La colpevole è la figlia del presidente americano Donald Trump, Ivanka, che lo saluta in questo tweet così.
United Kingston è un grande errore. Confondere il “regno” (Kingdom) con la capitale giamaicana non è cosa da poco. Anzi, aiuta a rendere chiara quale sia l’immagine della Gran Bretagna che circola in certi ambienti americani: è più o meno un’isola, come la Giamaica. Ed è famosa, proprio come la Giamaica, per la musica e gli alcolici. Se si considera che l’isola caraibica è suddivisa in tre distretti amministrativi che si chiamano “Cornwall”, “Middlesex” e “Surrey” è comprensibile che un po’ di confusione si generi. Si parla inglese, e per uno Stato che ha raggiunto l’indipendenza da Londra solo nel 1962 non è strano.
Certo, la Giamaica è nota anche per le sue droghe leggere e gli inglesi hanno appena messo a capo del governo Boris Johnson. Per cui un nesso c’è, ci deve essere.
Battute a parte, l’amministrazione Trump non è nuova a questi strafalcioni anti-inglesi. Lo stesso presidente Usa, a giugno 2019, in una delle sue non rare polemiche via Twitter, aveva chiamato in causa il principe del Galles, che sarebbe “Prince of Wales”, mettendo una “h” di troppo. Carlo diventava così il “Prince of Whales”, cioè il principe delle Balene. E come titolo onorifico, in questi tempi di ecologismo spinto e salvataggio degli animali, non sarebbe nemmeno così male.
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