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Migranti, per Conte si va verso accordo su relocation

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NEW YORK – «Non passeremo più settimane intere al telefono con i premier di altri Paesi mentre le navi con migranti salvati restano in mare in attesa degli sbarchi». Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un breve punto stampa davanti alla sede delle Nazioni Unite poco prima di partecipare alla sessione di apertura del “Climate Action Summit”.

«Dobbiamo essere sempre prudenti – ha precisato Conte – ma, a quanto mi risulta, al vertice in corso oggi a Malta tra ministri dell’Interno europei si sta delineando un accordo su un meccanismo automatico di redistribuzione dei migranti che non sia però incentivante per nuovi arrivi». Quanto all’Italia «pur rispettando le convenzioni internazionali – ha aggiunto Conte – dovremo essere sempre noi a decidere chi arriva e chi non arriva nel nostro Paese e confidiamo di trovare quanto prima meccanismi più efficaci per i rimpatri che devono essere decisi a livello europeo proprio per raggiungere un numero più ampio di Paesi di origine dei flussi».

Quanto alle differenze della Francia sul meccanismo di redistribuzione (Parigi non vuole accogliere i migranti economici ma solo i richiedenti asilo) Conte a precisato che nella sua ultima visita a Roma il presidente francese, Emmanuel Macron, si è mostrat0 «molto disponibile». E soprattutto «sia la Francia che la Germania nel passato – ha precisato Conte – ci hanno risolto tanti casi emergenziali di navi in attesa di sbarcare migranti ma ora, rispetto al passato, il meccanismo trovato sarà automatico e non ci sarà bisogno di lunghe trattative telefoniche preventive».

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