La decisione presa dal direttivo della Camera guidato dal capogruppo Davide Crippa, su “invito” del capo politico Vito Crimi. La reazione del deputato: «Assurdo: mentre ci sono malati e morti, questi geni pensano a espellermi»
di Manuela Perrone
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In piena emergenza coronavirus, con centinaia di morti e un intero Paese bloccato, il M5S espelle un deputato. E neanche un deputato qualsiasi: si tratta di Raffaele Trano, da poco eletto presidente della commissione Finanze con i voti determinanti delle opposizioni di centrodestra.
Prima l’invito a rassegnare le dimissioni
I Cinque Stelle, infatti, avevano designato un altro candidato, il medico campano Nicola Grimaldi, su cui avevano chiesto alla maggioranza di convergere. Già subito dopo il voto, dunque, il capogruppo pentastellato a Montecitorio, Davide Crippa, aveva sollecitato Trano, commercialista gaetano alla sua prima legislatura, a rassegnare le dimissioni. Ma il deputato aveva rifiutato, sostenendo di essere stati legittimamente eletto e ribadendo di essere a maggior ragione un «presidente di garanzia».
La comunicazione del direttivo
Ma ai Cinque Stelle non è bastato. Il capo politico reggente, Vito Crimi, come informa una nota del direttivo del gruppo alla Camera, «ha invitato il presidente del gruppo Davide Crippa ad avvalersi della previsione di cui all’articolo 21, comma 4» dello statuto del gruppo, ovvero la possibilità di espellere qualcuno «in casi eccezionali» senza passare da una votazione online. «Pertanto – continua l’email diramata ai parlamentari – ai sensi dell’articolo 21 dello statuto, sentito il comitato direttivo, è stata disposta l’espulsione dal gruppo parlamentare del deputato Raffaele Trano, senza necessità di ratifica degli iscritti». Non è però specificato quale delle violazioni elencate all’articolo 21 avrebbe commesso Trano.
Trano: «Malati e morti, e questi pensano a espellermi»
Veemente la reazione del diretto interessato, che presiede peraltro una commissione economica cruciale, da cui dovranno passare i decreti del Governo: «In un momento di piena crisi sanitaria in cui muoiono persone e altre migliaia sono intubate, altre in isolamento o in quarantena, un Paese fermo, il gruppo pensa di espellere il suo presidente in commissione Finanze, in quota Cinque Stelle». Trano non si capacita della decisione, che definisce «assurda», e fa sapere di stare gà studiando con i suoi legali la possibilità di fare ricorso: «Sono stato democraticamente eletto, di quale reato mi sono macchiato? Forse hanno un’altra idea di democrazia parlamentare». Non è l’unico a credere che sia una scelta inopportuna: tra i deputati, i senatori e anche tra i ministri M5S sono in molti a ritenere del tutto fuori luogo l’espulsione. Se non altro per il momento.
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