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Nuova stretta alle ecomafie dalla commissione parlamentare con maggiori competenze

Tra i nuovi compiti: indagare sui troppi incendi negli impianti di gestione dei rifiuti e nei siti abusivi, sugli illeciti relativi allo smaltimento dell’amianto e di verificare l’attuazione della Legge sugli ecoreati del 2015.

“La commissione Ecomafie partirà nei tempi previsti e grazie alle nostre proposte, condivise e votate oggi anche delle altre forze politiche in commissione, la sua azione potrà essere più efficace e pungente”. Lo dichiara Stefano Vignaroli, capogruppo M5s in commissione Ambiente della Camera e relatore della legge per l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. “Tra i nuovi compiti attribuiti nella legge istitutiva della commissione Ecomafie c’è anche quello di indagare sui tanti, troppi incendi negli impianti di gestione dei rifiuti e nei siti abusivi, sugli illeciti relativi allo smaltimento dell’amianto e di verificare l’attuazione della legge sugli ecoreati del 2015. Un’estensione di competenze – spiega il parlamentare 5 stelle – che ci consentirà di stare al passo con le evoluzioni del fenomeno attribuendo ai commissari poteri anche nel campo della prevenzione degli illeciti, in particolare nell’individuare impianti, tecnologie e procedimenti virtuosi in grado di attuare i principi dell’economia circolare e valutare quanto essi siano sensibili alle infiltrazioni malavitose. Abbiamo inserito nel testo della legge anche il distaccamento dei magistrati che opereranno con noi. Ora l’obiettivo è che la commissione inizi a lavorare facendo tesoro dell’operato di quella della passata legislatura e dei nuovi strumenti a disposizione. Siamo stati rapidi e determinati: lunedi’ 9 ci sara’ la discussione generale e mercoledi’ 11 il voto alla Camera. Prima di partire avremo anche modo di rendere più efficiente l’azione dei commissari intervenendo sul regolamento interno”, conclude Vignaroli.

AGI

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