La discussione nella commissione Giustizia del Senato è ancora in standby ma il disegno di legge contro l’omotransfobia scalda il dibattito nell’Aula di Palazzo Madama, dopo la spaccatura di ieri nell’ufficio di presidenza della commissione sull’incardinamento del provvedimento, fino alla decisione del presidente Andrea Ostellari, della Lega, di rimandare la questione alla conferenza dei capigruppo.
Alla richiesta della Lega in Aula (contraria all’avvio del provvedimento) di fare un passo indietro su “temi così divisivi” per una maggioranza allargata, hanno replicato i capigruppo di Pd, M5s, gruppo Misto e Italia viva, chiedendo di avviare la discussione e comunque di far decidere la commissione stessa.
Per Simona Malpezzi, presidente dei senatori Dem, “vogliamo semplicemente discutere in commissione Giustizia dei disegni di legge che riguardano i crimini di odio. Visto che c’è una maggioranza ampia a sostegno del governo, il Parlamento può votare i decreti per l’emergenza e lavorare sui disegni di legge di iniziativa parlamentare. Una cosa non esclude l’altra”, sottolineando che su temi come il ddl Zan “credo ci possa essere un consenso trasversale”.
Ettore Licheri del M5s ha replicato dicendo che “non c’è Paese al mondo che possa rinunciare a crescere sul tema dei diritti civili dell’individuo, checché ne dica la Lega. L’Italia vuole una legge che non permetta che una persona possa essere insultata e picchiata semplicemente per il suo modo di essere”.
Il disegno di legge Zan è fermo in Senato ma “io credo che la tutela dei diritti di ogni diversità e ogni eterogeneità dell’uomo debba essere al centro di tutte le politiche. Penso sia importante portare avanti questo disegno di legge che riprende molte proposte fatte dalla senatrice Maiorino in una sua proposta di legge. Chiediamo con urgenza la calendirizzazione di quella norma“, ha detto Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole e esponente M5S in una intervista a RaiNews24.
Contraria alla decisione di Ostellari di ieri anche Loredana De Petris del gruppo Misto: “Nel Parlamento nessuno può avere possibilità di veto ma tutti possono discutere. Qui arrivano provvedimenti dalla Camera, come il ddl Zan o quello sulla commissione d’inchiesta sulle fake news, ed è dovere di questo ramo del Parlamento esaminarli”.
Per Davide Farone di Iv: “Reputo ipocrita chi difende il ddl Zan e non dice una parola contro Grillo in quel video scandaloso. Se fosse stato approvato il disegno di legge Zan, Grillo sarebbe stato cacciato a pedate”. E ha concluso: “Credo che questo ddl vada trattato, ci sono le condizioni per farlo”.
Fonte Ansa.it