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Ore di riflessione per M5s e Lega: Di Maio potrebbe rinunciare alla premiership per evitare le urne

Giovedì scorso l’intenzione del presidente Sergio Mattarella di testare domani, per lʼultima volta, la possibilità di un esecutivo con un ultimo giro di consultazioni in un giorno solo. L’alternativa probabile è un governo tecnico o di tregua

Roma – Domani o la va, o la spacca. Lo ha annunciato la settimana scorsa una nota del Quirinale, annunciando un ultimo giro di consultazioni in un giorno solo per uscire dallo stallo. Altrimenti l’ipotesi più attendibile è un governo tecnico o di tregua.

Ma non è per questo che gli Italiani sono andati in massa a votare. Quindi il conto alla rovescia per trovare un accordo è ormai agli sgoccioli.  A due mesi dal voto è necessario un accordo che consenta la nascita di un governo politico. Ore di attesa in cui Lega e centrodestra, così come il M5s, stanno ragionando prima di gettare la spugna e rimettere nelle mani del presidente della Repubblica l’indicazione di una soluzione per uscire dallo stallo in cui versa il Paese. L’alternativa c’è: una nuova proposta che metta fine a ogni polemica e regali all’Italia un governo. Ed ecco avanzare l’ipotesi di un Di Maio che fa un passo indietro riguardo alla premiership, in cambio di una mossa significativa di Salvini: uno strappo con Berlusconi.

La Lega punta a un governo a tempo, il no inossidabile del M5s al Cavaliere. Salvini ha fatto la sua ultima offerta al M5s chiedendo un accordo per un governo a tempo che possa condurre a una nuova legge elettorale e sterilizzare l’aumento dell’Iva. Una soluzione che trova il pieno appoggio del Movimento, ma resta in piedi per ricucire un dialogo con la Lega, unico interlocutore possibile rimasto, a conti fatti.

Crimi: “Offerta Salvini in ritardo ma valuteremo. “La risposta a Salvini è da valutare ma la sua offerta veramente arriva in ritardo“, ha risposto il senatore M5s Vito Crimi a Maria Latella di SkyTG24 che gli ha chiesto un pronostico sulle chance di un accordo tra M5s e Lega. C’è comunque aria di possibilismo: “Metà e metà. L’altra metà è che si voti a giugno“. Luigi Di Maio nelle prossime ore potrebbe dare la sua ultima parola in tv, dov’è previsto che torni. Il problema più che altro è rappresentato dalla maggior parte della base e di molti esponenti M5s che ritengo chiusa definitivamente questa porta. Tant’è che lo stesso Crimi aggiunge che “Salvini non è credibile, ogni volta cambia posizione: e comunque – prosegue – noi le condizioni le abbiamo poste da tempo, ci sediamo a un tavolo e discutiamo di temi per cittadini. Ma discutono Luigi Di Maio e Salvini. Punto. Senza terzi incomodi“.

Nella serata di ieri c’è stato un altro vertice tra i Cinque Stelle per decidere le prossime mosse. “Non abbiamo alcuna voglia di ribattere su posizioni che già sono note da tempo“, sono i rumors che filtrano dal Movimento, che sembra proprio ribadire il no a un asse con Silvio Berlusconi in prima linea. Tuttavia arriva qualche segnale d’apertura, e si fa strada l’ipotesi che Di Maio sia disposto a un passo indietro sulla premiership in cambio di uno strappo del Carroccio con il Cavaliere. Ipotesi che alla Lega tanto fastidio non darebbe.

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