Arriverà lunedì 20 in Consiglio dei ministri la norma che stabilisce i nuovi termini per la chiamata alle urne degli elettori
di Nicola Barone
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Una finestra che va dal 12 luglio al 1° novembre. È a questo che starebbe lavorando il Governo come possibilità temporale entro cui far svolgere le elezioni regionali degli organismi in scadenza. Arriverà lunedì 20 in Consiglio dei ministri la norma che stabilisce i nuovi termini su cui si ragionerà fino all’ultimo alla ricerca di una soluzione condivisa.
Proroga per le Regioni
A primavera inoltrata sarebbero arrivati a scadenza sette organismi, dalla Valle d’Aosta a Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Stando alle bozze del provvedimento in discussione, gli organi elettivi regionali a statuto ordinario il cui mandato scade entro il 2 agosto 2020 durano in carica cinque anni e tre mesi e le elezioni dei nuovi Consigli si svolgono tra le otto domeniche prima della scadenza del mandato e non oltre i sessanta giorni successivi al termine della durata in carica del medesimo mandato o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori.
Comuni alle urne
Qualora le misure venissero confermate, limitatamente all’anno 2020, le elezioni dei consigli comunali previste per il turno annuale ordinario si potranno tenere in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020.
Il pressing dei governatori
Ma si fa forte la pressione, luogo per luogo, verso un’accelerazione sulla tabella di marcia. In favore di una consultazione ravvicinata si è detto espressamente il governatore del Veneto Luca Zaia, secondo cui la sessione elettorale autunnale «è pericolosissima perchè se ritorna il coronavirus non si va più a votare» e «sarebbe ingiustificata una proroga delle legislature di sette o otto mesi». Sulla stessa lunghezza d’onda si muoverebbero anche il campano Vincenzo De Luca e Giovanni Toti in Liguria. Anche se tocca alle Regioni stesse fissare una data, l’esecutivo non vede di cattivo occhio un accordo complessivo per una sorta di election day che potrebbe includere anche il referendum per il taglio dei parlamentari (rinviato). Sempreché, come trapela da fonti ministeriali, non si debba intervenire nuovamente, in seguito, dinanzi a un peggioramento dell’emergenza che sulla carta non si può escludere.
Per approfondire:
https://www.ilsole24ore.com/art/per-voto-regionali-si-studia-finestra-12-luglio-1-novembre-ADGmz7K