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PER L’ECONOMIST IL PROSSIMO PREMIER ITALIANO SARA’ GIORGIA MELONI

L’unica a non aver mai fatto parte di nessun governo in questi mesi, ma di essere sempre rimasta “coerentemente all’opposizione”.

nel numero speciale “The World Ahead 2022” inserisce Giorgia Meloni tra le personalità da tenere sott’occhio nel 2022.

di Vincenzo Caccioppoli

L’Economist, autorevolissimo settimanale d’informazione politico-economica in lingua inglese nel numero speciale “The World Ahead 2022” inserisce Giorgia Meloni tra le personalità da tenere sott’occhio nel 2022. Per il settimanale britannico, che fa un profilo sulla leader di Fratelli d’Italia “può diventare la prima Premier donna in Italia”. Secondo il settimanale, il prossimo anno Meloni «sarà corteggiata dal leader della Lega Matteo Salvini, ma è ben posizionata per arrivare a surclassarlo, con l’inizio delle manovre in vista delle elezioni previste per il giugno 2023. Il partito ha avuto successo allontanandosi dal potere, opponendosi alla formazione degli ultimi tre governi, ma questo potrebbe presto cambiare”. Nel pezzo viene anche ricordato come la leader di FdI in meno di quattro anni sia stata in grado di portare il suo partito a quadruplicare i propri elettori e che perciò “nei prossimi mesi avrà una possibilità più che concreta di diventare la prima presidente del Consiglio donna d’Italia”.

Sempre secondo l’autorevole settimanale economico britannico, la Meloni infatti presto avrebbe “la possibilità di consolidare la sua posizione alla guida della destra italiana” dopo aver portato Fratelli d’Italia a diventare il “partito più popolare d’Italia”
Non è la prima volta che Giorgia Meloni è indicata come prossima possibile premier dalla stampa internazionale. Nel 2020 era accaduto per esempio con il Times, che nella classifica dei dieci personaggi che avrebbero potuto «plasmare il mondo», aveva segnalato proprio Giorgia Meloni come unico nome italiano, facendo presagire una sua possibile ascesa a Palazzo Chigi.

E’ chiaro allora che quando giornali internazionali di questa portata si lanciano in simili endorsement, diventa una sorta di legittimazione a livello internazionale del suo ruolo di leader. Legittimazione che nessun leader italiano attuale ha fino ad ora ottenuto. Come non dimenticare un celebre copertina proprio dell’Economist che nel Giugno del 2011 definiva il premier italiano di allora Silvio Berlusconi inadatto a governare. Dopo pochi mesi, come si ricorderà, il premier fu costretto proprio dalle pressioni internazionali a rassegnare le dimissioni per lasciare spazio al governo di Mario Monti.

Adesso invece lo stesso giornale si lancia in un profilo assai lusinghiero della leader dell’unico partito all’opposizione del governo Draghi. Ed anche questo fatto, come fa notare il giornale inglese potrebbe giocare a suo vantaggio, essendo lei l’unica a non aver mai fatto parte di nessun governo in questi mesi, ma di essere sempre rimasta “coerentemente all’opposizione”.

 

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