Tra contributi da persone fisiche e proventi da eventi e attività editoriali, nel 2018 l’Associazione Rousseau presieduta da Davide Casaleggio ha incassato 1,24 milioni di euro, tra i quali spiccano i 699.844 euro provenienti dai parlamentari M5S, obbligati da questa legislatura a versare 300 euro al mese alla “cassaforte” del Movimento. I dati sono contenuti nel bilancio 2018 appena pubblicato, chiuso con un avanzo di gestione di 57.573 euro e un patrimonio netto positivo per 2.188 euro. Migliorano dunque i conti di Rousseau, che invece nel 2017 aveva registrato un disavanzo di 135mila euro e un patrimonio netto negativo per 55.386 euro.
Il capitolo contribuzioni
Spulciando tra i numeri delle contribuzioni, oltre al “tesoro” ricavato dagli eletti per la gestione delle «piattaforme tecnologiche», debuttano anche quelle per la funzione “scudo della rete” attivata lo scorso anno per coprire eventuali spese legali: si tratta di 257.992 euro, cui si aggiungono donazioni complessive per 166.191 euro (154.800 quelle sotto i 5mila euro, 11.391 sopra, elargite da due persone), più 27 euro raccolti in contanti durante eventi. Si aggiungono i contributi da associazioni, partiti e movimenti politici (119.800 euro), che riguardano la devoluzione del residuo fondo del Comitato eventi nazionali creato nel 2017, e 2.731 euro raccolti da attività editoriali, manifestazioni e altre attività.
Speseper servizi a quota 624mila euro
Le spese per servizi ammontano in tutto a 623.837 euro, tra cui spiccano quelli telematici (144.838 euro) e le spese legali (176.651 euro), seguiti da circa 90mila euro per attività editoriali, di informazione e di comunicazione, tra cui spiccano la nuova infrastruttura software (33mila euro) e il nuovo Blog delle stelle (17mila euro). Salgono i costi di impianti e attrezzature per l’acquisizione della “struttura mouse” (la tensostruttura gonfiabile usata nelle diverse tappe del Rousseau City Lab), il raffrescatore e l’estintore: 49.393 euro in tutto. Le macchine per ufficio, dai telefoni ai computer, pesano per 9.332 euro. I mobili sono costati 12.344 euro. Il personale dipendente (8 impiegati a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato) costa 230.676 euro, i compensi per lavoro autonomo 105.130 euro, l’affitto dei locali 29.780 euro. Oneri per 26.321 euro sono stati sostenuti per contribuire all’Associazione Movimento 5 Stelle e al Comitato elezioni europee.
La “multa” del Garante
Tra gli oneri diversi di gestione (103.450 euro) rientrano i 64mila euro della prima sanzione comminata dal Garante della privacy. Alla voce accantonamenti ci sono 70mila per i rischi legali, che si aggiungono ai 58mila accantonati nel 2017. «Si tratta – si legge nella relazione al rendiconto – di interventi potenziali per scopi statutari consistenti nell’assistenza nei confronti del Movimento 5 Stelle e dei suoi esponenti nello svolgimento delle loro attività comprendendo i supporti amministrativi, normativi, giuridici, contabili e fiscali, secondo gli scopi citati».
Debitiin aumento, superano la liquidità
I debiti correnti sono in aumento a quota 497.754 euro contro i 165.074 euro del 2017: quelli verso fornitori sono stimati in 352.096 euro, quelli tributari in 129.406 euro, quelli verso le banche in 2.333 euro. Il totale dei debiti supera la “liquidità”, che pure è alta: 404.558 euro tra depositi bancari e postali, a cui si sommano 86 euro in «denaro e valori in cassa».
I nuovi «fatti di rilievo»
Sempre la relazione al rendiconto evidenzia i «fatti di rilievo» successivi alla chiusura dell’esercizio, a cominciare dalla pubblicazione di una nuova piattaforma di voto lo scorso marzo «per aderire alle richieste privacy e alle richieste di volumi di partecipazione degli iscritti», piattaforma che ha esordito in occasione delle europarlamentarie. Il Garante ha comunque comminato un’altra sanzione da 50mila euro a conclusione dell’istruttoria, non avendo ritenute superate le debolezze evidenziate. Gli sviluppatori stanno testando il prototipo per il voto su blockchain. Per il 2019 «si prevedono investimenti ulteriori per il miglioramento dell’infrastruttura sul fronte della sicurezza e della scalabilità e il rilascio di nuove funzionalità a supporto degli iscritti».
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