Il M5S continua a difendere la riforma entrata in vigore il primo gennaio, mentre Pd e Italia Viva ne chiedono un’attenuazione. FI punta invece all’abrogazione con un proprio Ddl
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Partito poco dopo le 19, si è concluso poco dopo le 22 del 9 gennaio a Palazzo Chigi il vertice di maggioranza sulla prescrizione. Oltre al premier Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, alla riunione, già slittata una volta a conferma delle fibrilliazioni della maggioranza sulla giustizia, erano presenti le delegazioni parlamentari del Pd (Andrea Giorgis, Franco Mirabelli, Alfredo Bazoli e Walter Verini), di Italia Viva (Lucia Annibali e Davide Farone) e Leu (Federico Conte Pietro Grasso).
«Nella riunione di oggi ci sono stati importanti passi avanti per portare in tempi brevi la riforma del processo penale in Consiglio dei ministri. C’è stato un input importante del presidente del Consiglio», ha detto il
ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al termine della riunione di maggioranza sulla prescrizione. Il ministro ha anche commentato la proposta della sospensione lunga per i condannati ma non per gli
assolti. «È stata anche fatta una proposta che riguarda la possibilità, ferma la riforma della prescrizione e con l’obiettivo che non ci siano più isole di impunità – ha detto -, di fare qualche distinzione tra chi è condannato in primo grado e chi è stato assolto, con l’ipotesi di sospensione lunga. Su questa proposta faremo tutte le nostre valutazioni».
Sul tavolo l’ipotesi “prescrizione processuale”
Obiettivo dichiarato della riunione era quello di trovare un punto di compromesso sulla prescrizione anche grazie alle capacità di mediazione del premier. Tra le ipotesi sul tavolo, anche quella di confermare il principio della riforma (ovvero lo stop alla prescrizione) introducendo una “prescrizione processuale” a seconda dei gradi di giudizio (con una clausola di sicurezza se il procedimento dura eccessivamente) o della sentenza di assoluzione o condanna. Un meccanismo che ricalca a grandi linee la proposta avanzata da LeU, che prevede anch’essa una prescrizione processuale, con termini certi per ogni grado di giudizio.
Maggioranza divisa
I 5 Stelle, allineati con il loro Guardasigilli, continuano a difendere la riforma della prescrizione (varata ai tempi del Governo Conte I con la legge “spazzacorrotti”) ed entrata in vigore il primo gennaio, mentre Pd e Italia Viva ne chiedono un’attenuazione. Forza Italia, invece, con un proprio disegno di legge in corso di esame in commissione alla Camera punta alla totale abrogazione, ripristinando la disciplina precedente. Secondo gli ultimi dati raccolti da via Arenula e relativi al primo semestre del 2019 la cancellazione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado introdotta con la legge 9 gennaio 2019, n. 3 impatterebbe su circa il 2,2% dei processi definiti.
Per approfondire:
● Prescrizione, Pd propone sospensione fino a 3 anni e mezzo
● Detto e contraddetto: la politica sulla prescrizione
● Legge Spazzacorrotti sotto il tiro dei giudici
https://www.ilsole24ore.com/art/prescrizione-governo-cerca-l-accordo-le-tensioni-bonafede-importanti-passi-avanti-AC5DozAB