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Programma in costruzione: tutti i punti della svolta green

L’ESECUTIVO M5S-PD

La sensibilità verso un modello di produzione più ecocompatibile e l’attenzione all’economia circolare sono due elementi condivisi dalle due forze politiche impegnate in queste ore a trovare un’intesa per un nuovo esecutivo giallo rosso

di An.C.

26 agosto 2019


Crisi di governo, avanti la trattativa M5s-Pd

3′ di lettura

In queste ore di trattative febbrili tra M5S e Pd per dare vita a un nuovo esecutivo, il “fattore programma” è, assieme al nodo premier (che si avvia a soluzione), l’altro grande tassello del puzzle dell’assetto politico post crisi. Un dossier complesso che tuttavia trova nella svolta green, cara tanto ai pentastellati (per il fondatore del Movimento Beppe Grillo è un cavallo di battaglia) quanto ai Dem, un importante punto di incontro. Le distanze iniziali sul nome di Giuseppe Conte alla guida del nuovo esecutivo giallo rosso sono venute meno con il passare delle ore. E sono aumentate le probabilità che a guidare il nuovo governo sia ancora una volta l’”avvocato del popolo”.

I punti di incontro tra M5S e Pd su ambiente e green economy
Una volta individuato quello che, dal punto di vista di M5S e Pd, dovrebbe essere il nuovo presidente del Consiglio, rimane però da definire il programma di governo. Uno dei dieci punti indicati dai pentastellati nella prima tornata di consultazioni prevede un «Cambio di paradigma sull’ambiente, un’Italia al 100% rinnovabile». In occasione della conferenza stampa che ieri Nicola Zingaretti ha convocato nella sede romana del partito, dopo la riunione dei sei tavoli di lavoro sul programma ai quali hanno partecipato i membri della segreteria e i capigruppo, il segretario del Pd ha messo in evidenza che all’Italia «serve un programma green», con una nuova «serie di investimenti» in particolare nella scuola e nella sanità.

Guarda il video – Crisi di governo, avanti la trattativa M5s-Pd

Convergenza sull’economia circolare
Tra i punti fermi la necessità di andare verso un modello di economia circolare, un modello che piace a entrambi gli interlocutori. È un sistema di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

La proposta Pd: fondo da 50 miliardi per investimenti green
Dai tavoli Dem è emersa la proposta di premiare le imprese che hanno promosso o promuovono una riconversione ecosostenibile. Il Pd pensa anche a un Fondo verde da una cinquantina di miliardi, nel periodo 2020-2035, per finanziare investimenti green. Tra le proposte emerse, anche un taglio graduale ai sussidi che danneggiano l’ambiente (19 miliardi), con misure compensative per chi investe su macchinari a impatto ambientale contenuto.

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