Ma oggi i contatti con la Russia sono stati istituzionalizzati. Messe in soffitta le boiate finto terzomondiste di Di Battista, il Movimento si è affidato al Re di Cuori del business italiano in Russia, Antonio Fallico. Che si tratti di energia (è stato consulente di Gazprom) o di banche (presiede la filiale russa di Banca Intesa) lui c’è.
Fallico dirige l’associazione «Conoscere Eurasia». Il suo nome finì nei cablo dell’ambasciata americana a Roma pubblicati da Wikileaks: Fallico era il canale diplomatico usato da Silvio Berlusconi per stringere rapporti con Vladimir Putin. Alla corte di Arcore era finito molto tempo prima, grazie alla forte amicizia con Marcello Dell’Utri nata ai tempi di Publitalia; poco dopo fu ambasciatore della Fininvest al Cremlino quando c’era ancora la bandiera rossa.
Fallico parla senza intermediari, e non solo per la sua padronanza della lingua, con Putin che lo ha premiato nel 2008, con l’Ordine dell’Amicizia, la più alta decorazione riservata a cittadini stranieri. È a Fallico che il MoVimento si appoggia per ampliare la sua rete nel mondo degli imprenditori italiani che lavorano in Russia.
Il sindaco di Torino Chiara Appendino è un’habituée dei simposi organizzati in Italia, a Torino e Verona, e a San Pietroburgo dove ha espresso chiaramente il suo pensiero sulle sanzioni e sul ruolo russo nello scacchiere europeo. Fin dal loro primo incontro Fallico ha chiesto a lei un contatto con Casaleggio. All’ultimo incontro, in occasione del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, nell’accomiatarsi Fallico le avrebbe detto: «Salutami Davide». Certo che al sindaco non sarebbe sfuggito il sottinteso.
Ecco perché il Movimento ha poco da scherzare con l’ex alleato sui rapporti con Mosca. Ex in Italia, perché se si parla di politica estera, sui più importanti legami internazionali, i due partiti vanno ancora d’amore e d’accordo. Entrambi con Trump, entrambi con la destra inglese e i Brexiters, entrambi con Putin. E allora le facciamo anche noi 4 domande. Eccole.
– Perché non avete mai risposto pubblicamente al patto che il partito di Putin vi ha proposto?
– Che tipo di aiuto avete chiesto all’ambasciatore russo per il referendum del 2016?
– Chi e perché ha deciso di mutare la politica estera del Movimento nei confronti di Putin?
– E già che ci siete ci raccontate cosa vi siete detti negli incontri che avete avuto con Steve Bannon, un altro a cui Putin piace molto?
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/10/25/russiagate-salvini-savoini-cinque-stelle/44086/