Silvio Berlusconi “ieri era abbastanza triste”. Lo racconta Vittorio Sgarbi, che in queste settimane ha aiutato il leader di FI a contattare parlamentari in vista del voto per il Quirinale: “Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano – dice il deputato a Un giorno da Pecora, su Rai Radio 1 -. Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella”. L’operazione, aggiunge il critico d’arte, “si è fermata oggettivamente”.
“Chiunque sarà al Governo nei prossimi mesi – dice Matteo Salvini -, io penso Draghi, dovrà intervenire per scongiurare un’emergenza come quella del caro bollette su imprese, famiglie e lavoratori”.
“Tutti dovrebbero dire la verità – ha detto il leader della Lega in seuito in una conferenza stampa – che i soldi del Pnrr sono a prestito: con questi problemi di energia la metà delle opere rimarrà sulla carta. Anche su questo bisogna essere molto attenti, anche per questo motivo il premier è complicato da rimuovere“.
“Come sapete il centrodestra all’unanimità ha chiesto a Berlusconi di candidarsi e tocca a lui sciogliere la riserva e decidere se vuole essere il candidato del centrodestra”, ha spiegato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Il dibattito è aperto, tutti vogliamo un presidente che raggiunga il maggior numero di consensi e che sia garante della costituzione”, ha aggiunto Tajani.
“La prima mossa tocca al centrodestra, mi sembra che ci sia un po’ di confusione, di nebbia in campo, vediamo cosa succederà nei prossimi giorni. L’importante è che, al di là delle tattiche, ci sia una personalità che garantisca l’Italia per i 7 anni che verranno – ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Mattino Cinque, su Canale 5 -. Il presidente della Repubblica è fondamentale, è un guardiano silenzioso delle istituzioni. È una scelta da fare con saggezza”.
Fonte Ansa.it