Replica del presidente del Consiglio al dibattito sul Recovery plan. Alle 15 il premier si sposterà in Senato per tenere a Palazzo Madama le sue comunicazioni. Il voto dell’Assemblea sarà in serata.
“Indubbiamente i tempi erano ristretti ma la scadenza del 30 aprile non è mediatica, è che se si arriva prima si avranno i fondi prima. La commissione andrà sui mercati a fare la provvista per il fondo a maggio, poi la finestra si chiuderà nell’estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti”, ha detto Draghi nella replica in Aula alla Camera. “Ribadisco – ha aggiunto – il profondo rispetto che il governo ed io abbiamo per il Parlamento: indubbiamente i tempi erano ristretti”.
“La vera sfida non appena il piano viene consegnato è di trovare un modo di attuazione dove le amministrazioni locali e il governo centrale, che sono chiamati a mole di interventi, trovino uno schema di governo del piano. Il vero governo non è cosa fa Palazzo Chigi, che comittati si formano, il punto nodale è questo. È chiaro per i ministeri il processo ma è molto più complesso il coordinamento tra governo e enti locali che sono gli attuatori del piano a cui sono destinati poco meno di 90 miliardi”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza “permette investimenti che sarebbero stati impossibili e impensabili fino a pochi giorni fa. Tutto il piano è un investimento sul futuro e sulle nuove generazioni“.
“Ai giovani dobbiamo garantire welfare, casa e occupazione sicura – ha sottolineato il premier – . Ho parlato del piano per i giovani, le case e gli incentivi fiscali per i mutui. Il piano garantisce in maniera equa e adeguata il diritto allo studio, quasi un miliardo per gli alloggi studenteschi, mezzo miliardo per borse di studio”. “C’è l’introduzione di una previsione per condizionare i progetti finanziati non solo da Pnrr” e anche di React Eu “alla nuova occupazione giovanile e femminile, una condizionalità trasversale del piano”.
Per il mezzogiorno “il piano esplicita che le risorse corrispondono al 40% a fronte del 34 per cento della popolazione, 82 mld sono una cifra più alta del pil. Sono misure che si inseriscono in visione complessiva per far ripartire e accelerare una crescita del sud ferma da ormai mezzo secolo”.
“Non sostengo che la concorrenza sia il toccasana in tutte le situazioni, assolutamente no. Nella maggioranza delle situazioni è meglio la concorrenza regolata, non la concorrenza senza regole. Ma lo abbiamo imparato a nostre spese negli ultimi anni”.
“Molti di voi hanno chiesto garanzie relativamente al superbonus. Ribadisco che per questa misura – ha spiegato Draghi – , tra Pnrr e Fondo complementare, sono previsti oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo”. “Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021. Già con un dl a maggio, interveniamo con delle importanti semplificazioni per agevolare la sua effettiva fruizione” perché le procedure sono complesse.
“Per quanto riguarda la banda larga” nel Pnrr ci sono “6,31 miliardi per le reti ultraveloci, la banda larga e il 5G. L’obiettivo del governo è portare entro il 2026 reti a banda ultralarga ovunque senza distinzioni territoriali ed economiche. A maggio avviamo la mappatura dei piani d’investimento previsti dai privati per identificare le aree del Paese che senza interventi del governo resterebbero sfavorite. Per queste aree è previsto un contributo statale per assicurarci che non si creino nuovi divari digitali da qui al 2026”.
Sul tema del Made in Italy “uno degli obiettivi principali della Missione 1 è favorire l’internazionalizzazione e la crescita dimensionale delle imprese, soprattutto nei settori più innovativi e strategici. In questo senso vanno gli interventi nell’ambito del Fondo per l’internazionalizzazione la cui dotazione è di circa 1,2 miliardi di euro, e quelli specifici sui settori ad alta tecnologia come l’aerospazio. In generale, gli investimenti su ricerca e sviluppo contribuiranno a un Made in Italy improntato sempre di più alla capacità innovativa”.
“La linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, ho detto che è vera alta velocità dove i treni potranno viaggiare a 300 Km all’ora. Con questi investimenti, ci si metterà lo stesso tempo da Roma a Torino e da Roma a Reggio Calabria”, ha detto ancora Draghi.
LA REPLICA DI DRAGHI ALLA CAMERA
LE COMUNICAZIONI DI DRAGHI ALLA CAMERA
Fonte Ansa.it