Il Comitato interministeriale per gli affari europei sarà affiancato, per la gestione dei fondi europei, da una task force tecnica composta dal Comitato tecnico di valutazione – già previsto dal decreto istitutivo del Ciae – e da una cabina di regia parallela, presumibilmente con membri scelti anche dagli enti locali. E’ quanto avrebbe detto, secondo diverse fonti che partecipano alla riunione, il premier Giuseppe Conte intervenendo al Ciae.
“Si lavorerà anche ad agosto – ha aggiunto il premier -, abbiamo tempi strettissimi. Non partiamo da zero, abbiamo un piano di rilancio già elaborato a livello di ministri e di forze di maggioranza. Abbiamo presentato il piano alla consultazione nazionale a Villa Pamphili. Dobbiamo partire non da zero ma da quel programma”.
“Ci predisponiamo a interloquire con il parlamento, nella consapevolezza che la responsabilità nell’elaborazione dei progetti e nel perseguire il disegno di politica economica e sociale del Paese spetta al Governo. Programma di tale portata che è giusto il pieno coinvolgimento del Parlamento. L’interlocuzione sarà sostanziale e non solo formale”, ha spiegato Conte.
“Vorrei che tutti a questo tavolo – tutti i ministri e responsabili egli enti locali coinvolti – entrassimo da subito in una prospettiva che è l’unica giusta: dobbiamo affrontare una grande responsabilità, per noi stessi, per il Paese intero che ci guarda e per l’Europa: è una grande sfida. Abbiamo vinto la prima sfida, quella di contribuire come Italia tutti insieme a varare questa svolta – è la prima volta che in Europa si ragiona di debito comune, vengono emessi titoli – ed è evidentemente una grande responsabilità”.
“Noi saremo chiamati a risponderne nei confronti di noi stessi, dei nostri figli, delle prossime generazioni, di tutti i cittadini europei. La puntualità nell’elaborazione del piano è una condizione, una premessa indispensabile per poter accedere a questo piano europeo ma direi che non è sufficiente”, ha aggiunto.